11/06/2013

PALATIPICO / 2 – LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

Per la maggioranza sottoscrizione funzionale a sostenere il marketing del territorio. Minoranze divise tra chi pensa che l’Amministrazione debba restarne fuori e chi no

Le votazioni della delibera con cui il Consiglio comunale ha autorizzato la sottoscrizione di parte dell’aumento di capitale di Promo attraverso il conferimento di un terreno (favorevoli Pd e Sel; astenuto il Pdl, tranne Santoro e Leoni contrari come FdI, Mf, Udc, Msa) e della mozione illustrata da Federico Ricci (Sel) e firmata anche da Paolo Trande (Pd) sono state precedute da un lungo dibattito.

Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia ha parlato di “schizofrenia politica perché, al netto dei pro e contro, se a Promo serviva il terreno c’erano altri modi per chiudere la trattativa, magari con la vendita a un prezzo concordato. Questo rientro in Promo non consentirà la realizzazione del Palatipico, ma solo di un parcheggio già previsto”, ha aggiunto biasimando anche il fatto che “solo oggi si inizi a parlare di come Modena affronterà l’Expo di Milano”.

Per il Pdl, Sandro Bellei ha annunciato l’astensione dal voto per l’importanza rivestita dal Palatipico nella logica di sostenere le eccellenze del territorio, soprattutto nel periodo di crisi. “Ci voleva una spinta anche da parte dell’Amministrazione – ha precisato - anche se avrei preferito arrivare al risultato in modo diverso”. E Olga Vecchi ha parlato di “una delibera difficile, perché non condivisa, né sufficientemente approfondita, che non aumenterà il ruolo di governance del Comune, ma – ha osservato - è necessario fare un discorso basato sulla fiducia per favorire le nostre eccellenze e auspico che lo strumento della permuta continui ad essere utilizzato”. Ancora più esplicito il capogruppo Adolfo Morandi che ha ribadito: “Scordatevi la governance, così come l’intervento patrimoniale, visto che la Camera di Commercio ha portato la delibera come un aut aut. Ma considerato che il progetto è importante e il Palatipico ha una progettualità che deve andare ben al di là del 2015 il nostro non sarà un voto contrario”.

Di altro avviso Gian Carlo Pellacani dell’Udc: “Nulla contro il Palatipico, le vedute diverse sono su chi deve parteciparvi e in che modo. Credo nell’iniziativa dei privati, non che l’ingresso del Comune apporti un contributo decisivo; meglio avrebbe fatto a starsene fuori utilizzando diversamente le risorse ricavabili dalla vendita del terreno, soprattutto in considerazione delle difficoltà a chiudere il bilancio”.

Sandra Poppi di ModenasaluteAmbiente.it ha espresso “qualche perplessità perché la delibera è preconfezionata e il terreno serve alla realizzazione di un ulteriore capannone oltre che di un parcheggio. Perché proprio lì – ha chiesto - e perché costruendo ancora quando si possono utilizzare fabbricati già esistenti. Credo che siano decisioni prese senza fare valutazioni finalizzate a un disegno armonico della città”.

Per Sel, il capogruppo Federico Ricci ha illustrato la mozione sottolineando come in essa “vengono ripresi ed evidenziati alcuni elementi emersi in sede di Commissione”. Sul ruolo avuto dalla Commissione “nello sviscerare la questione” ha insistito Ingrid Caporioni osservando: “A questo punto vogliamo che l’operazione vada in porto e che il Consiglio si impegni a monitorare il percorso e la Giunta a riferire in Aula le ricadute in termini di occupazione e indotto. Crediamo nel progetto e nel ruolo dell’Amministrazione di fare governance”.

Per il Pd, Salvatore Cotrino ha ricordato come “anche quando nel 2009 l’Amministrazione scelse di diminuire la partecipazione, decise però di rimanere ufficialmente all’interno di Promo. Non sappiamo in quale percentuale ora ci saremo – ha continuato - ma rimane l’idea di base: il Comune resta anche se non per essere protagonista. L’edificio dove sarà realizzato il Palatipico sostanzialmente c’è già, è una porzione della sede di Promo e quindi è un valore che il Comune si trova”. Giuliana Urbelli ha sottolineato “il picco di crescita registrato recentemente dai distretti emiliano-romagnoli nell’export, in cui il primo fattore di crescita risulta essere proprio il settore alimentare. In quest’ottica – ha concluso - in cui va letta l’operazione Palatipico”. Per Michele Andreana “il marketing territoriale non può essere assegnato interamente alla Camera di Commercio che ha però un ruolo importante accanto agli enti locali. Inoltre, il Comune deve farsi carico di sostituire in qualche modo il ruolo prima ricoperto dalla Provincia e ragionare, quindi, in un’ottica territoriale più ampia”. Il capogruppo Paolo Trande si è detto convinto della delibera al punto dall’aver messo in discussione quella con cui anni prima si era sancita la riduzione della partecipazione del Comune

Infine, l’assessore al Patrimonio Fabio Poggi, che ha firmato la delibera assieme all’assessore allo Sviluppo economico Stefano Prampolini ha precisato che “il lotto conferito si somma in modo unitario, indistinto e con le stesse finalità urbanistiche a quello di cui Promo già disponeva. Inoltre, quel terreno era già stato messo in vendita ma l’asta era andata deserta, l’auspicio è ora di riuscire a vendere l’altro lotto adiacente che da solo ha più possibilità di essere acquistato”, ha concluso.

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