Nel parco San Giovanni Bosco, in Circoscrizione 2, sarà possibile sedere su una panchina di design realizzata interamente in materiale riciclato. Assomiglia a una poltrona e ad un primo sguardo sembra fatta di cemento, ma la seduta è un oggetto ad alto contenuto innovativo prodotto con l’ecocemento a base di scarti vetrosi frutto della ricerca scientifica di EcoTecnoMat, spin off dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Alla cerimonia di inaugurazione, in programma lunedì 3 giugno alle 16,30, saranno presenti Simona Arletti, assessore all’Ambiente del Comune di Modena, Antonio Carpentieri, presidente della Circoscrizione 2, Fernanda Andreola del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Massimiliano Avella del Consorzio Recupero Vetro (Co.Re.Ve.) e Tiziano e Andrea Gozzi di Vasart, azienda produttrice dell’arredo urbano che ha sostenuto l’iniziativa. L’ecocemento, con cui è costruita la poltrona, è il frutto della ricerca tutta italiana, innovazione di processo e di prodotto, per il recupero della frazione vetrosa di scarto che si ottiene dalla raccolta differenziata degli imballaggi e non riciclabile nel comparto del vetro cavo meccanico (produzione contenitori), sfociato nell’industrializzazione di un oggetto di design.
“Ma la ricerca non è limitata a questo” - sottolinea Fernanda Andreola di EcoTecnoMat s.r.l., spin off dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha lavorato alla ricerca - “Nell’ambito di una convenzione sottoscritta nel 2011 con Comune di Modena, Co.Re.Ve. e Anci, cerchiamo di ingegnerizzare diversi impasti ecologici.” La ricerca non punta solo a formulare diverse miscele, ma anche alla messa a punto delle relative tecniche di preparazione del materiale in ingresso, formatura e consolidamento del pezzo finito.
“Il Comune di Modena sostiene il progetto sin dalla fine del 2011, quando è stata firmata una convenzione con il Co.Re.Ve.” - commenta Simona Arletti, assessore all’Ambiente del Comune di Modena - “Grazie a questa partnership abbiamo vinto anche la Menzione Speciale dei Comuni Ricicloni di Legambiente nel 2012 per l’attenzione dimostrata verso l’effettivo recupero di materiali raccolti in modo differenziato. Con l’Ecocemento vogliamo decisamente superare la quantità di vetro recuperata negli utilizzi attuali (attorno al 20%) per puntare al 60% e risparmiare anche l’energia consumata nel processo produttivo completando quindi un ciclo virtuosamente ecologico”.
“L’ecocemento, consente di riciclare efficacemente anche quelle frazioni di scarto che fino ad oggi erano destinate alla discarica. Inoltre, permette la riduzione dell’estrazione di materie prime tradizionali, con conseguenti notevoli risparmi energetici ed economici – dichiara Massimiliano Avella, Responsabile Marketing e Comunicazione di Co.Re.Ve.
“Con questo ed altri materiali innovativi, di cui stiamo sostenendo la ricerca e lo sviluppo insieme ad ANCI, conclude Avella, si apre un nuovo mercato e un business interessante a livello industriale, per quelle aziende che operano negli ambiti dell’eco-design, della bioarchitettura, delle ceramiche o dei materiali da rivestimento e dell’arredamento, così come le imprese di costruzione, che hanno oggi la possibilità di eco-innovare le proprie produzioni e ottenere una serie di vantaggi sia economici che di efficienza energetica. E’ per questo che, a Modena, con ANCI abbiamo deciso di sostenere economicamente, per il secondo anno, le attività di ricerca e gli ottimi risultati conseguiti nel recupero degli scarti non destinati al riciclo in vetreria.”
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