“I folletti di knockgrafton”, “La principessa ranocchia”, “La leggenda del cane e del gatto”: sono fiabe popolari di terre lontane, per tradizioni e folclore, come l'Irlanda, la Russia e l'Africa. Sara Goldoni, teatrante di figura e cantastorie, le metterà in scena sabato 8 giugno alle 16 al Museo della figurina di Modena in corso Canalgrande 103, facendo vivere i personaggi con travestimenti, pupazzi e burattini.Anche i bambini del pubblico saranno chiamati a recitare insieme ai folletti e agli animali delle fiabe tra comicità, avventura e magia, circondati dalle immagini della mostra “Cammina cammina... Fiabe d'Europa in figurina”. L'iniziativa, a ingresso gratuito, consigliata per i bambini dai 3 ai 10 anni, fa parte di “Lontano e vicino: miti e mete del percorso”, edizione 2013 di “Musei da gustare”.
Sara Goldoni, della compagnia Teatrino dello Sguardo, propone spettacoli di burattini a guanto, muppet, da tavolo, laboratori di costruzione e animazione di burattini in varie tecniche. Ha partecipato al festival internazionale del Teatro in strada di Caorle, a Bastoni & Burattini in provincia di Cagliari, al festival internazionale del Teatro di figura di Pinerolo.
L'esposizione “Cammina cammina... Fiabe d'Europa in figurina” rimane aperta fino al 14 luglio. Curata dall'associazione Hamelin, fa parte del progetto culturale “Il ratto d'Europa” promosso da Emilia Romagna Teatro ed è prodotta grazie al contributo della Fondazione cassa di risparmio di Modena. Si snoda attraverso sezioni tematiche: 'Il racconto', dedicato alla diffusione orale delle fiabe; 'I luoghi', spazi dalla natura simbolica, che riflettono sensazioni e psicologia del personaggio; 'Le cose', oggetti presenti nella narrazione, emblema del difficile rapporto tra uomo e mondo esterno; 'Il destino', cioè lo sviluppo della storia fra trasformazioni, incantesimi e incontri; infine 'Le riletture', che esplora rifacimenti, parodie e racconti nei quali i personaggi tradizionali come Cappuccetto Rosso o Cenerentola tornano in vita.
Per ogni tema sono esposte figurine come le classiche “Liebig” e le più grandi “Bon Marché”, album come quelli realizzati dalla ditta di cioccolato “Stollwerck”, pop-up e altri materiali, fino agli spezzoni di celebri film influenzati dalla tradizione fiabesca, come “Psycho” o “Matrix”. Il catalogo edito da Franco Cosimo Panini riproduce tutte le immagini in mostra, con un testo introduttivo di Elena Massi e una fitta trama di spunti, curata da Emilio Varrà, per interpretare i nuclei tematici delle fiabe. Della mostra fanno parte anche le installazioni degli studenti dell'Istituto d'arte Venturi e “L'angolo del cantastorie”, uno spazio per sedersi e narrare, lasciandosi ispirare da trentasei libretti che raccolgono fiabe più o meno note: da “Pelle d'Asino” a “La fata Berliquette” e “Il nano giallo”. Il museo è aperto da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19.30 (www.museodellafigurina.it).
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