Per contrastare il fenomeno della contraffazione dei prodotti, in particolare di quelli che possono provocare danni o pericoli gravi per la salute, tra giugno e ottobre si svolge una campagna di controlli promossa in maniera congiunta da Polizia municipale, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato e Azienda Usl - Dipartimento di Salute pubblica. L’iniziativa fa parte del progetto “Modena, insieme contro la contraffazione” che, sviluppato dall’ufficio Politiche delle sicurezze del Comune sulla base di una finanziamento dell’Anci, conta anche sulla collaborazione della Prefettura, per il coordinamento delle Forze dell’ordine, e della Camera di commercio, per il rapporto con le associazioni economiche.
La campagna di controlli parte dopo un percorso formativo specifico che ha consentito di specializzare un gruppo di operatori della Polizia municipale, 26 agenti che hanno seguito lezioni in aula e stage con esperti della Guardia di Finanza e dei Nas. Le ore di formazione sono state complessivamente 29. Nel frattempo, sono in corso di definizione anche specifiche attività informative e di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e alle imprese.
“Sarà presto realizzata una guida per i consumatori – annuncia Antonino Marino, assessore comunale a Qualità e sicurezza della città – e saranno promosse iniziative anche nelle scuole e nei centri commerciali. L’obiettivo del progetto è quello di contrastare con azioni a 360 gradi il fenomeno della contraffazione, promuovere la sicurezza dei prodotti e la cultura della legalità in considerazione del fatto che questo fenomeno produce notevoli danni e distorsioni all’economia legale: sfruttamento dei lavoratori, concorrenza sleale delle organizzazioni criminali, danno allo Stato dovuto all’evasione fiscale, illegalità diffusa. E molti rischi per i cittadini – sottolinea l’assessore Marino – che, anche involontariamente, possono entrate in contatto con prodotti non sicuri ”.
I controlli, infatti, saranno rivolti in particolare ai prodotti la cui contraffazione, o l’inosservanza delle specifiche norme di settore, possono provocare danni e pericoli gravi per la salute: dal settore alimentare a quello dei giocattoli, dai cosmetici ai ricambi d’auto, dai materiali elettrici ai dispositivi per la sicurezza individuale, con una specifica attenzione per quelli utilizzati in edilizia.
Il finanziamento dell’Anci per il progetto, tra i primi dei 70 presentati da altrettanti Comuni italiani, è stato di 78 mila euro andando a coprire circa l’80 per cento del costo totale degli interventi.
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