“Sorriso: Leggero movimento che a volte sposta le cose più del vento”. Recita così una delle 400 poesie presentate dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole medie modenesi per il concorso “Gemme preziose”, i cui dieci vincitori saranno premiati martedì 7 maggio alle 17 alla Tenda di viale Molza. Alcune poesie sono brevi come aforismi, altre invece lunghe come una canzone ascoltata nel walkman (“non sento più il peso, la fame, soltanto mi sparo canzoni cantate di note suonate, di rime ritmate”). Altre sono ironiche (“Il mare in tempesta rutta dopo una grande scorpacciata di vecchi relitti”) e altre ancora piene di malinconia per i piccoli drammi dell'adolescenza, o di rabbia per la tragica realtà dei bambini lavoratori.
Il concorso, dedicato alla memoria dell'insegnante e amministratore Mario Benozzo, è promosso dal Consiglio comunale e dall’assessorato all’Istruzione. Interverranno alla premiazione l'assessore all'Istruzione Adriana Querzè e la promotrice del concorso Giuliana Borsari. L'attore Simone Maretti leggerà le poesie vincitrici e la docente Elisa Busa presenterà l'esperienza delle proprie classi, delle medie Clavino. Nel corso del pomeriggio sarà presentato anche l'e-book che raccoglie le poesie in concorso, corredate dalle illustrazioni di studenti dell'Istituto d'arte Venturi (l'e-book si può scaricare dal sito del Multicentro educativo Memo, www.comune.modena.it/memo).
Le 13 insegnanti coinvolte hanno guidato i ragazzi di 18 classi (delle scuole Calvino, Cavour, Lanfranco, Marconi, Paoli, San Carlo) dapprima a studiare testi poetici e poi a esercitarsi in prima persona tra rime e figure retoriche. Tra i temi scelti dagli alunni ci sono naturalmente l'amicizia e le prime delusioni, la passione per il calcio, le cose da fare alla fine della giornata. C'è chi si è immaginato di essere una vecchia panchina in un parco e chi ha raccontato un momento magico di incontro con l'infinito.
Il Concorso di poesia è una proposta educativa rivolta alle scuole secondarie di primo grado di Modena inserita tra gli Itinerari scuola-città. È dedicato a Mario Benozzo che, prima come insegnante poi come amministratore, si è impegnato nella tutela dei diritti dell’infanzia, sostenendo la necessità di creare spazi di ascolto dei ragazzi e delle loro potenzialità comunicative.
Azioni sul documento