Il Consiglio comunale di Modena ha approvato all’unanimità il nulla osta in deroga agli strumenti urbanistici comunali per il progetto relativo alla demolizione e ricostruzione della palazzina ex Bidinelli, in via Luosi. L’edificio sarà destinato alle attività didattiche dell’Istituto tecnico industriale Enrico Fermi.
L’assessore alla Programmazione e Gestione del territorio, Gabriele Giacobazzi, presentando la delibera nella seduta di lunedì 4 marzo, ha spiegato come, dopo le scosse sismiche del maggio scorso, la Provincia, che inizialmente doveva procedere al consolidamento della palazzina, abbia optato per la demolizione e la ricostruzione dell’edificio nella stessa sede. Lo stesso ente è titolare dei permessi per la costruzione, quindi al Comune si chiede solo un parere, poiché la realizzazione dell’opera richiede di derogare dai previsti parametri edilizi comunali per quanto riguarda le distanze dagli edifici in confine. L’assessore ha anche precisato che sia la Commissione consiliare Seta, che la Commissione architettonica comunale ritenevano più opportuno costruire l’edificio andando a completare il fronte della scuola su via Luosi, ma i Vigili del Fuoco hanno chiesto di mantenere l’attuale accesso carraio. “Rimane quindi aperta con la Provincia – ha concluso - la possibilità di cercare e suggerire una soluzione migliore, ma senza intralciare la procedura, perché questo finirebbe con il creare ulteriori problemi all’istituto scolastico”.
Il capogruppo del Pdl Adolfo Morandi, che inizialmente aveva ribadito le perplessità espresse in Commissione “sul fatto che l’edificio debba essere costruito sul sedime attuale della palazzina, anziché in continuità con l’istituto Fermi”, e per una situazione “poco chiara”, in sede di dichiarazione di voto, alla luce delle ulteriori osservazioni dell’assessore, si è dichiarato favorevole alla delibera.
Per il Pd, è intervenuto il consigliere il consigliere Maurizio Dori che ha ribadito come “l’assessore abbia cercato solo di accelerare i tempi per consentire alla scuola di avere quanto da tempo aspetta, ma tenendo aperta la possibilità di fare qualcosa di diverso rispetto a quanto imposto dai vincoli posti dei Vigili del fuoco”.
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