“Siamo anche voi convinte che la violenza sulle donne sia un problema culturale, oltre che sociale, e come tale vada contrastato non solo con le leggi, ma con azioni educative e culturali”, osserva l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Modena Marcella Nordi in merito alle questioni sollevate dall’Unione donne italiane alla vigilia dell’8 marzo. “La Festa della donna - continua l’assessore – è per l’Amministrazione comunale anche l’occasione per sensibilizzare la cittadinanza attraverso un appello contro la violenza di genere, perché noi tutti siamo coinvolti ed è ora di rimboccarsi alle maniche. ‘Invertiamo la rotta’, i cui obiettivi si possono sottoscrivere accedendo al nostro sito (www/comune.modena.it/pariopportunità), affronta quattro aspetti diversi dello stesso problema. Chiede che in caso di processi per violenza fisica o psichica sia facilitato il protagonismo delle associazioni femminili; che venga sostenuto un fondo nazionale per le vittime di violenza, istituito ma mai attivato; che le aziende abbiano sgravi fiscali nei periodi di assenza per maternità delle dipendenti e che la cultura di genere, come educazione alla tolleranza e alla valorizzazione delle differenze, divenga materia di studio, almeno nelle scuole dell'obbligo. Un aspetto, quest’ultimo – sottolinea Nordi - che vede l’Amministrazione impegnata da anni, nonostante le scarse risorse con cui dobbiamo fare i conti. In due scuole d’infanzia della città sta partendo in questi giorni la seconda edizione di Barbablù, un progetto di educazione alle emozioni promosso dall’assessorato. Mentre è rivolto ai ragazzi delle scuole superiori Log in, il progetto contro la violenza di genere sul web che coinvolgerà migliaia di studenti a Modena e in altre quattro città europee, finanziato dall’Unione europea.
Inoltre, afferma l’assessore: “Riteniamo anche noi che sia fondamentale considerare la prospettiva delle donne nel futuro sviluppo urbanistico della città in tutti i suoi aspetti, dai servizi ai trasporti. Taluni aspetti sono in parte già stati recepiti nel documento preliminare del Piano Strutturale Comunale e siamo convinte che ci saranno ulteriori spazi per accogliere le istanze delle associazioni femminili nel percorso che porterà alla stesura definitiva”.
Infine, per quanto riguarda Villa Ombrosa, “continuiamo a credere nel valore del progetto e nell’importanza di dotare la città di un servizio rivolto a tutte le donne - conclude l’assessore alle Pari opportunità - ma come Amministrazione dobbiamo purtroppo confrontarci con le effettività difficoltà economiche che ne rendono difficile l’attuazione in tempi brevi. Il primo stralcio dei lavori è stato concluso e contiamo di portare a termine il progetto quando le risorse ce lo permetteranno e nel rispetto delle priorità”.
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