“Nonostante i dati dell’Osservatorio regionale del sistema abitativo segnino un calo degli sfratti, in provincia di Modena si registra un aumento del 5,1 per cento nel 2011 rispetto al 2010. E nel 2012 la tendenza non ha subito particolari miglioramenti. La situazione abitativa rimane quindi emergenziale ed è per questo che il Comune di Modena ha aderito anche per il 2013 al protocollo ‘Salva-sfratti’”.
Ad affermarlo è l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena, che a seguito della pubblicazione dei dati dell’Osservatorio regionale, lancia l’appello a mantenere alta l’attenzione sul tema.
“Nel 2011 gli sfratti emessi in provincia sono stati 1.320, contro i 1.179 del 2010”, spiega l’assessore. “Queste nuove procedure vanno sommate a quelle precedenti ancora attive, perché gli effetti dei provvedimenti sono tuttora in divenire, e ai pignoramenti di immobili dovuti all’impossibilità delle famiglie di pagare il mutuo sulla casa”.
Il protocollo, siglato nel mese di gennaio da Provincia, Regione Emilia-Romagna, Fondazioni bancarie del territorio (Modena, Mirandola, Carpi e Vignola) e al quale hanno aderito anche i Comuni modenesi, i sindacati di categoria e le associazioni dei proprietari, ha l’obiettivo di supportare le famiglie che, a causa della crisi economica, non riescono a pagare il canone della propria abitazione, rischiando lo sfratto per morosità. Con i provvedimenti, di fatto, sarà favorita la permanenza dei nuclei familiari presso l'abitazione di residenza o la sospensione delle esecuzioni di sfratto convalidate per morosità, per un periodo minimo di 12 mesi.
“I provvedimenti per morosità – prosegue l’assessore – nel 2011 sono stati 1.273, pari a oltre il 96 per cento del totale. Rispetto agli sfratti per morosità emessi l’anno precedente, l’incremento percentuale è stato dell’8 per cento. Con il nuovo protocollo, nel quale sono stati modificati i requisiti rispetto al precedente – spiega Maletti – potranno accedere al provvedimento anche i nuclei familiari che si trovano in situazione di morosità da almeno quattro mesi ma che non hanno ricevuto formalmente lo sfratto dal proprietario dell’abitazione, con il quale quindi i rapporti non sono già deteriorati al punto da rendere inapplicabile il protocollo stesso. Il reddito minimo familiare per accedere al provvedimento è stato aumentato da 10 a 17 mila euro sulla base dei redditi 2011 o in corso di validità e non sarà più necessaria l’attestazione di cassa integrazione, mobilità, contratto di solidarietà, licenziamento per almeno uno dei componenti della famiglia”.
Per informazioni e per presentare domanda è possibile rivolgersi all’ufficio Area servizi per la casa (via Costa 13, tel. 059 2032199, lunedì e giovedì 8.30 – 13.00 e 14.30 – 18.00).
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