07/02/2013

MUSEO D'ARTE/2, I CANDELIERI RITROVATI DI FRANCESCO V D'ESTE

Domenica 10 febbraio alle 16.30 conferenza dedicata all'argenteria dei Duchi

Si racconta che nel 1859, all'indomani dell'esilio di Francesco V d'Austria Este, ultimo duca di Modena, tutta l'argenteria rinvenuta nel palazzo venisse fusa e trasformata in denaro. La perdita totale di questo patrimonio sembra ora essere smentita dal ritrovamento, sul mercato antiquario, di alcuni candelieri d'argento che lo stemma riconduce alla casa Estense. Se ne parlerà domenica 10 febbraio alle 16.30 al Museo civico d'arte, al terzo piano di Palazzo dei musei in largo Porta Sant'Agostino. Gli storici dell'arte Patrizia Curti e Lorenzo Lorenzini, nella conferenza intitolata “I candelieri del Duca” si soffermeranno sull'argenteria estense e in particolare su due di questi pregevoli candelieri, opera dell'orafo modenese Giacomo Vincenzi (notizie 1812-1837). Le due suppellettili sono ora oggetto di una sottoscrizione pubblica per poterne assicurare la proprietà al Museo civico d'arte, dove andrebbero a completare la raccolta di argenti modenesi.

A livello storico, gli inventari del Palazzo Ducale, a partire dal XVII secolo, sono ricchissimi di rimandi alle preziose suppellettili in argento; se a questo si aggiunge il fatto che la corte consumava grandi quantitativi di cera, è facile desumere che i candelieri fossero oggetti d'uso comune. L'illuminazione degli ambienti del palazzo era dunque un elemento fondamentale che, nei luoghi destinati al banchetto, accompagna il passaggio dal servizio "alla francese" al servizio “alla russa”. In occasione dell'incontro di domenica 1o febbraio, Patrizia Curti si soffermerà su come si svolgevano i pranzi di gala ai tempi degli Austria Este e quali fossero i ruoli e i compiti di coloro che "facevano funzionare" la corte durante i ricevimenti.
Gli appuntamenti al Museo proseguiranno domenica 17 marzo, quando Maria Grazia Maioli, archeologo emerito della Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Emilia-Romagna svolgerà il tema “Motivi e colori: i mosaici della villa tardoantica di Melda di Sotto a Savignano sul Panaro”, collegato alla mostra in corso nel Lapidario Romano. Domenica 24 gli storici dell’arte Antonio Buitoni e Angelo Mazza sveleranno “I misteri della Pala Grossi”, illustrando paternità e provenienza dell'importante dipinto quattrocentesco esposto in Museo.

 

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