Dalla stretta di mano alla firma in calce fino quella digitale, il passaggio è meno rapido di quel potrebbe sembrare, ma l’amministrazione pubblica c’è già arrivata. Il contratto è in formato elettronico e i contraenti appongono la firma digitale attraverso un click del mouse del computer.
Nella mattinata di giovedì 7 febbraio, nella sala Rogiti del Municipio di Modena, l’Amministrazione comunale ha stipulato il primo contratto digitale. La firma digitale è stata apposta sul documento informatico dal dirigente del Comune del settore preposto, oltre che dal legale rappresentante dell’impresa appaltante. Erano presenti il Segretario comunale Maria Di Matteo, trattandosi di un atto pubblico notarile e, per l’occasione, l’assessore all’Innovazione Fabio Poggi.
“Il Comune di Modena è tra i primi in Italia ad aver adottato la firma digitale”,– osserva Maria Di Matteo. “Per l’Amministrazione comunale si tratta di un'altra tappa nell'applicazione del Codice dell'Amministrazione Digitale che intende semplificare le procedure e dematerializzare i documenti per rendere la pubblica amministrazione più efficiente attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie”.
In ottemperanza al decreto legge 179 del 2012 che ha modificato l’articolo 11 del Codice dei contratti pubblici, l’Amministrazione comunale di Modena utilizzerà la medesima procedura per tutti i contratti di appalto e concessione di lavori, servizi e forniture di un importo netto superiore ai 100 mila euro. In pratica, il contratto viene predisposto e trasmesso per posta elettronica in visione al contraente prima di definire la data per la stipula. Nel giorno stabilito il legale rappresentante dell’impresa aggiudicante si presenta per la sottoscrizione del contratto munito di una chiavetta usb che consente di apporre la firma digitale o, come è avvenuto questa mattina, con il proprio kit di firma digitale (smart card e portatile dove ha installato il software che consente di firmare digitalmente i documenti).
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