11/02/2013

MODENA, LE ARCHITETTURE NARRANO COM’È CAMBIATA LA CITTÀ

Si presenta mercoledì 13 febbraio al Teatro della Fondazione San Carlo un volume che racconta le trasformazioni urbanistiche, sociali e culturali del ‘900 attraverso gli edifici

La storia delle trasformazioni della città costruita nel secolo scorso, attraverso le architetture e gli edifici che ne narrano i mutamenti urbanistici, sociali e culturali visibili nella città contemporanea. A raccontarla in 368 pagine, con saggi, schede critiche e numerose immagini (compreso un inserto del fotografo Gabriele Basilico), è il volume “Città e architetture, il Novecento a Modena” (Franco Cosimo Panini editore), realizzato a cura del Comune di Modena, Ufficio Ricerche storia urbana, con il sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Modena.

Il libro sarà presentato alla città, la partecipazione è libera e aperta a tutti, mercoledì 13 febbraio alle 17.30 al Teatro della Fondazione Collegio San Carlo. Nell’occasione si potrà acquistare il volume e, a richiesta, saranno rilasciati attestati di partecipazione. La presentazione si articolerà in una prima parte aperta dagli interventi del sindaco Giorgio Pighi, del presidente della Fondazione cassa di risparmio Andrea Landi e dell’assessore alla Cultura Roberto Alperoli, quindi dall’introduzione di Catia Mazzeri, responsabile dell’Ufficio Storia urbana del Comune e curatrice del volume. Seguirà un intervento sul volume di Pippo Ciorra, Senior curator del Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, MAXXI Architettura.

In chiusura si svolgerà una conversazione sul tema “Città del Novecento e trasformazione urbana” - condotta dal responsabile scientifico delle ricerche e curatore del volume Vanni Bulgarelli - che si propone il collegamento tra la ricerca storica sulla città del Novecento e il percorso di messa a punto del nuovo Psc (Piano strutturale comunale) della città, avviato con gli Stati Generali attraverso il progetto “Effetto Modena”.

“La ricerca e il volume arricchiscono il quadro conoscitivo e puntano a favorire una più diretta conoscenza e consapevolezza dei cittadini sulla complessità del patrimonio architettonico e urbanistico – sottolinea Roberto Alperoli, assessore alla Cultura del Comune di Modena – e ci chiamano a riflettere su cosa sia la città, e cioè non solo edifici ma anche relazioni e bisogno di incontrarsi e vivere insieme. Storia e attualità si intrecciano nella città del Novecento, e il confronto sul futuro non può prescindere dal grande patrimonio urbano esistente”. Su questi aspetti si confronteranno Gabriele Giacobazzi, assessore alla Programmazione del territorio, Federico Oliva, presidente dell’Istituto nazionale di Urbanistica, Giovanni Leoni, professore ordinario di Storia dell’architettura, Piero Orlandi, responsabile del servizio Beni architettonici dell’Istituto beni culturali dell’Emilia-Romagna, e Claudio Gibertoni, presidente dell’Ordine degli architetti di Modena, che hanno collaborato attivamente al progetto e al volume.

Obiettivo dell’Amministrazione comunale e temi centrali degli indirizzi del nuovo Psc e del Regolamento urbanistico edilizio (Rue) sono, infatti, la riqualificazione e la rigenerazione urbana. “La città del Novecento – spiega l’assessore Giacobazzi - è quella parte della città costruita che probabilmente più richiederà interventi organici e diffusi, da tempo avviati su ampie aree come quelle industriali storiche. Riqualificare significa anche sostituire edifici, ridefinire isolati, recuperare aree dal grande valore storico contemporaneo, senza perdere la trama urbana, ma anzi rafforzando gli elementi di unitarietà e di pluralità dei linguaggi, anche estetici, aprendo all’architettura contemporanea, alla sperimentazione, con elementi di discontinuità utili e condivisi, come avvenuto in cruciali fasi di evoluzione e di ‘modernizzazione’ di Modena nel secolo scorso, che i testi e le schede del libro ricordano”.

“Città e architetture, il Novecento a Modena” è parte del progetto iniziato da oltre due anni a cura dell’Ufficio Ricerche storia urbana dell’assessorato alla Cultura del Comune di Modena, e condotto con la collaborazione degli assessorati ai Lavori Pubblici e alla Programmazione del territorio, con il sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Modena, e con il contributo e la collaborazione alle ricerche di enti, istituzioni e associazioni d’impresa: Ordine degli architetti di Modena, Ibc Istituto per i beni artistici  culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, Acer Agenzia casa Emilia Romagna, Ance Associazione costruttori edili in Confindustria Modena, Gruppo Hera, Abitcoop, Cme Consorzio imprenditori edili.

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