L’apprezzamento per l’attività svolta dal Difensore civico Giuseppe Ferorelli nel 2012 è stato unanime in Consiglio comunale a Modena.
Durante il dibattito, seguito alla presentazione della relazione da parte dello stesso Ferorelli, Federico Ricci di Sel ha evidenziato la necessità “di figure autorevoli e sedi preposte per aumentare la capacità di dialogo, ascolto e fiducia reciproca tra i cittadini e le Amministrazioni a tutti i livelli. Questo è il vero valore aggiunto della figura del difensore civico”, ha detto. Il consigliere ha inoltre espresso l’auspicio di un atteggiamento più comprensivo da parte di Hera anche nei confronti dei cittadini che aderiscono alla campagna di obbedienza civile del Comitato referendario per l’acqua pubblica e ha proposto la valutazione di possibili esenzioni temporanee, anche parziali, dai pagamenti per persone in situazioni di particolare disagio.
Gian Carlo Pellacani dell’Udc ha sottolineato l’attenzione di Ferorelli, “che non si è tirato indietro di fronte a richieste che esulano dalle sue competenze. Ha coperto il ruolo di facilitatore delle relazioni tra i cittadini che si rivolgono a lui e l’ente. Preoccupa il fatto che, pur essendo quasi invariato il numero di interlocutori, sono aumentate le pratiche relative alle Politiche sociali – ha aggiunto – anche se conforta la dichiarazione di Ferorelli sulla tenuta dei servizi sociali”. Il consigliere ha infine definito “negativa” l’incertezza che incombe sulla figura del Difensore civico.
Per il Pd, Giancarlo Campioli ha evidenziato che “il ruolo del Difensore civico non può essere interpretato come quello di avvocato dei cittadini nei confronti delle Amministrazioni: si tratta di una figura di front office, di cerniera, che agevola le persone nelle relazioni con gli enti anche solo nella richiesta di informazioni. E’ importante essere consapevoli che nelle nostre città, seppur avanzate, esiste un target di persone sole, prive di conoscenza e a volte di basso livello culturale, che hanno bisogno di sostegno anche nelle funzioni primarie. Serve una figura come il Difensore civico in grado di fornire risposte”.
Anche Adolfo Morandi, capogruppo del Pdl ha evidenziato che ci sono persone sole, con competenze giuridiche limitate, che vanno tutelate. “Il quadro normativo ha circoscritto il ruolo del Difensore civico rendendolo territoriale e non più comunale, ma si i tratta di una figura assolutamente necessaria”, ha affermato il consigliere aggiungendo che “forse, se queste persone non lo avessero avuto come intermediario, avrebbero avuto risposte diverse o meno tempestive. Questa figura, seppur poco conosciuta, deve essere conservata”.
Azioni sul documento