14/02/2013

“NAM JUNE PAIK IN ITALIA”, A MODENA 100 LAVORI DELL’ARTISTA

Inaugura sabato 16 febbraio alle 18 la mostra della Galleria Civica sulla presenza attiva del coreano di Fluxus nel nostro Paese. Visitabile gratuitamente fino al 2 giugno

Inaugura sabato 16 febbraio alle 18 nelle sedi espositive della Galleria civica di Modena - Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini - la mostra "Nam June Paik in Italia", a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini.

Organizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, realizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma, la mostra riflette sulla presenza e sull’influenza dell’artista coreano in Italia a vent’anni esatti dalla vittoria del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1993.

Il percorso espositivo presenta una significativa selezione di opere  – oltre cento lavori – provenienti da importanti collezioni italiane e si propone di ricostruire il rapporto dell'artista con il nostro Paese di cui è stato ospite assiduo, dagli anni Settanta a tutti gli anni Novanta, da solo o con altri artisti della galassia Fluxus,  impegnato in performance, mostre, scambi e dialoghi con critici, collezionisti, istituzioni.

Il nucleo principale della mostra è costituito dai numerosi lavori appartenuti ad Antonina Zaru, che con l’artista coreano ha intrattenuto un rapporto duraturo e fecondo. Sono inoltre esposti documenti e testimonianze fotografiche e filmate scaturite da un’ampia ricognizione condotta sul territorio emiliano, dove Paik ha trovato molta attenzione da parte di galleristi appassionati come Rosanna Chiessi e Carlo Cattelani e di accorti collezionisti.

Esponente di spicco del movimento Fluxus, considerato il principale precursore della videoarte, è stato definito "un artista consapevole del proprio tempo", capace di utilizzare l'oggetto televisore e la telecamera sia come elementi con cui produrre videosculture e videoinstallazioni sia come componenti vere e proprie di performance.

Tra i protagonisti della stagione dell'happening newyorkese nel corso della sua vicenda artistica Paik ha agito fra arte, musica, teatro e fotografia, spesso insieme alla violoncellista Charlotte Moorman con la quale ha intrattenuto per circa trent'anni una intensa collaborazione, in particolare, nel decennio tra il 1964 e il 1974. A partire dagli anni Ottanta la sua ricerca si è concentrata sulla tecnologia satellitare e sul mondo del computer. Nel corso della sua carriera ha collaborato, fra gli altri, con John Cage, Peter Moore, Laurie Anderson, Joseph Beuys e Merce Cunningham.

"Il ‘bel canto’ è stato il primo rapporto che ho avuto con l'Italia - ha affermato Nam June Paik - La cosa che più mi intriga della cultura italiana è certamente la qualità e la complessità della Grande Opera Italiana. L'Opera rappresenta quello che ricerco nell'arte elettronica, in un'Opera c'è tutto: la musica, il movimento, lo spazio. Così, se un'operazione di arte elettronica riesce con successo, ritengo che debba essere considerata un'Opera elettronica".

Testimoniano questo particolare legame dell'artista con la nostra cultura i robot dedicati a Luciano Pavarotti e Maria Callas e l'opera del 1995 dal titolo "Oriental Painting, Direttore d’Orchestra".

Presenti in mostra altre importanti opere come "Sfera. Punto elettronico" del 1990-92, "TV Cello", 1992 e "Young Buddha on Duratrans Bed", 1989-1992.

La mostra è visitabile a ingresso gratuito fino al 2 giugno. Dal 17 febbraio al 29 marzo è aperta da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 18.30, chiusa lunedì e martedì. Dal 30 marzo al 2 giugno, invece, è aperta da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19.30, chiusura sempre lunedì e martedì, ad eccezione del lunedì di Pasquetta, 1 aprile, quando la mostra resta aperta con gli orari festivi.

Il catalogo bilingue italiano/inglese a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini è pubblicato da Silvana Editoriale.

Per informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103 (tel. 059 2032911 o 2032940 - www.galleriacivicadimodena.it).

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