“Contro la povertà non bastano azioni volte a tamponare il problema, ma servono progetti che rappresentino risposte strutturali, come ad esempio l’iniziativa dell’emporio sociale Portobello”.Lo afferma l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti in occasione del Convegno pubblico conclusivo del Progetto regionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, cui ha partecipato questa mattina, sabato 7 dicembre, in veste di rappresentante degli enti locali dell’Emilia Romagna. L’iniziativa, organizzata dal Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato (CoGE) e dal Coordinamento dei Centri di servizio per il volontariato dell’Emilia Romagna, e promossa anche dall’assessorato alla promozione delle Politiche sociali e di integrazione per l’immigrazione, volontariato, associazionismo e terzo settore della Regione Emilia-Romagna, è volta a mettere a confronto le azioni realizzate nelle varie realtà a livello regionale, valorizzandole e mettendo in evidenza i punti di forza e di criticità, in modo da fissare i punti di partenza per nuovi progetti futuri.“Realizzare progetti di questo genere – prosegue Maletti – è una delle priorità della programmazione regionale e locale attraverso i Piani del benessere e della salute ed è l’obiettivo del lavoro sinergico di enti locali, associazioni di volontariato e Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato dell’Emilia Romagna, che destina fondi derivanti dalle fondazioni bancarie a progetti di volontariato. In Emilia Romagna vengono distribuiti mediamente più di tre milioni di euro annui – aggiunge – e nel 2013 queste risorse hanno permesso, tra l’altro, di avviare l’esperienza di Portobello, frutto del lavoro congiunto di associazioni, enti locali e soggetti economici della grande e piccola distribuzione, o il progetto Vinco per l’inserimento lavorativo dei giovani”.L’assessore sottolinea infine che “in momenti storici di grandi trasformazioni sociali ed economiche come quello attuale è necessario implementare le sinergie tra le diverse componenti e gli enti dei territori, per rendere più efficaci le risorse umane ed economiche locali nella risposta ai bisogni dei cittadini e poter continuare a tutelarne i diritti”.
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