04/12/2013

CONTRAFFAZIONE / 1 – UN MANUALE CONTRO L’ILLEGALITÀ

Presentate al convegno di Modena le linee guida per la formazione della Polizia municipale per contrastare il fenomeno. Pighi: “Attenti ai rischi per i consumatori”

Vere proprie linee guida operative per qualificare gli interventi della Polizia municipale in tema di contraffazione e sicurezza dei prodotti. Sono quelle scaturite dal percorso formativo e dalla successiva attività di controllo che nei mesi scorsi ha caratterizzato il progetto “Modena, insieme contro la contraffazione” e che sono state illustrate in occasione del convegno di mercoledì 4 dicembre dedicato proprio al progetto sviluppato dall’ufficio Politiche delle sicurezze del Comune sulla base di un finanziamento dell’Anci e con la collaborazione della Prefettura, delle Forze dell’ordine, della Camera di commercio, delle associazioni economiche e dei consumatori, dell’Azienda Usl.

Nell’ambito del progetto è stata sviluppata anche una campagna di comunicazione rivolta ai consumatori e di cui il titolo del convegno ha ripreso gli slogan: “Vero/falso. Sicuro/insicuro. Legale/illegale. Le molteplici facce della contraffazione”.

Le linee guida sviluppate dalla Polizia municipale rappresentano una sorta di manuale che potrà essere utilizzato anche nella rete della scuola di Polizia locale e che comunque ha permesso di formare ben 26 agenti appartenenti a diversi nuclei operativi (Edilizia e commercio, Problematiche del territorio, Antievasione, vigili di quartiere) durante il corso al quale hanno partecipato anche rappresentanti di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, oltre che della Direzione territoriale del lavoro e del Dipartimento di salute pubblica dell’Ausl.

“I Comuni e i loro corpi di Polizia municipale sono in grado di assumere un ruolo di primo piano nella filiera della prevenzione e del contrasto ai fenomeni di illegalità e criminalità”, ha spiegato il sindaco di Modena Giorgio Pighi intervenendo anche come delegato Anci nazionale a Sicurezza, immigrazione e legalità. “Rispetto al fenomeno della contraffazione dei prodotti – ha aggiunto Pighi – non possiamo limitarci a considerare il danno economico per le imprese. L’illegalità diffusa crea concorrenza sleale, determina situazioni di lavoro nero e di mancanza di copertura dai rischi per i lavoratori, possibilità di ingenti affari per la criminalità organizzata e per il riciclaggio di denaro sporco, oltre che danno ambientali per lo smaltimento non corretto dei rifiuti di quei processi produttivi. A tutto questo si deve aggiungere che con la contraffazione ci sono rischi per l’incolumità e la salute dei consumatori che quindi – ha sottolineato Pighi – devono essere messi in grado di saper valutare se il prodotto che si sta acquistando è vero o falso, sicuro o insicuro, legale o illegale”.

Il progetto ha svolto approfondimenti su diversi settori (dai giocattoli ai cosmetici, dagli autoricambi ai farmaci) mentre una sessione del convegno è stata dedicata alla contraffazione agroalimentare sulla quale è intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni.

La questione è stata affrontata, illustrando la filiera dei controlli e sottolineando la necessità di rafforzare gli interventi sul territorio, anche dal presidente della Camera di commercio di Modena Maurizio Torreggiani, dal comandante dei Nas dei Carabinieri di Parma Angelo Balletta e da Gianluca Giuli, responsabile della sede di Modena del Dipartimento Ispettorato centrale della Tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf) del ministero dell’Agricoltura.

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