L’assessore alla Cultura Roberto Alperoli proporrà alla Commissione tonomastica del Comune di valutare l’intitolazione di una via o altro luogo di Modena a Olof Palme, presidente del Partito socialdemocratico svedese dal ’69 all’86, oltre che primo ministro della Svezia dal ’69 al ’76 e di nuovo dall’8 ottobre 1982 al giorno del suo assassinio. “Il suo omicidio fu un trauma per tutti ed ebbe un eco mondiale – ha affermato Alperoli durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 12 dicembre, rispondendo a un’interrogazione di Federico Ricci di Sel – e volentieri mi faccio interprete di questa sollecitazione. Negli ultimi anni – ha continuato - abbiamo avuto qualche difficoltà a riuscire a individuare grande vie o luoghi adeguati ad essere intitolati a personaggi di tale statura, proprio perché abbiamo inaugurato solo micro-strade di nuovi quartieri ma sono ormai trascorsi 27 anni dalla morte di Olof Palme e ci impegneremo a trovare un luogo consono se la Commissione accoglierà la proposta”.
Nel chiedere alla Giunta “di sottoporre alla Commissione toponomastica di valutare l’intitolazione di una via cittadina per ricordare l’uomo e il politico che ha saputo conciliare concretamente solidarietà e uguaglianza sociale con sviluppo economico e libertà personali”, Ricci ha brevemente ricordato la politica del politico svedese e le circostanze della morte. “Pragmatico e deciso, Olof Palme condusse una vita politica coraggiosa e rischiosa in chiave internazionale opponendosi alla guerra nel Vietnam, all'apartheid e alla proliferazione delle armi nucleari. L'omicidio fu un grande trauma nazionale e politico. Il suo assassino non è stato ancora catturato e voci attendibili – ha spiegato Ricci che si è detto estremamente soddisfatto della risposta dell’assessore - sostengono che l'assassinio fu organizzato dai servizi segreti deviati angloamericani, su istigazione personale del presidente Usa Reagan e della premier inglese Thatcher, ai quali la politica di Olof Palme risultava particolarmente invisa, in quanto testimonianza di quanto truffaldine e perverse fossero le loro ideologie liberiste, mentre la "terza via" proposta dalla socialdemocrazia scandinava e impersonata appunto da Palme, dimostrava come una società più equa e solidale fosse possibile senza peraltro inficiare la ricchezza e lo sviluppo economico d'una nazione”.
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