Sono 698 le famiglie in situazione di difficoltà e in possesso dei requisiti che hanno richiesto un sostegno all’affitto, di cui 154 nuclei di anziani con più di 65 anni e 544 con disagio lavorativo. A tutte il Comune di Modena è riuscito a dare risposta individuando le risorse aggiuntive necessarie attraverso razionalizzazioni operate dall’assessorato alle Politiche sociali, sanitarie e abitative, ridestinate attraverso la variazione di bilancio.
Complessivamente le domande presentate per il Bando per l’affitto, raccolte dal 15 aprile al 17 maggio, sono state 778, di cui 74 non accolte per assenza di requisiti e 6 non erogate in quanto la famiglia ha trovato risposte abitative alternative. La somma totale investita dall’Amministrazione (con un contributo di 300 mila euro della Regione Emilia-Romagna) é stata di 1 milione 926 mila euro, di cui 1 milione 532 mila erogati ad agosto a 528 famiglie e altri 394 mila nel mese di novembre alle restanti 170 famiglie, prevalentemente di anziani. Tutti i contributi sono stati versati direttamente ai proprietari degli alloggi in locazione in nome e per conto degli inquilini, in quanto l’obiettivo del Bando era favorire la permanenza nelle abitazioni di inquilini in difficoltà nel pagamento del canone.
“Siamo riusciti a rispondere alla richiesta di tutte le famiglie con i requisiti che nei mesi scorsi hanno partecipato al bando a sostegno dell'abitazione”, afferma l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative Francesca Maletti. “Nonostante il mancato rinnovo del Fondo nazionale per l’affitto – prosegue – il Comune di Modena ha infatti deciso di istituire per il 2013 un bando locale, che si è andato ad aggiungere al Fondo salvasfratti messo in campo da Provincia, Regione e dalle quattro Fondazioni bancarie di Modena, Carpi, Mirandola e Vignola”. L’assessore ricorda che, a parità di reddito, nel Bando locale, “si è deciso di dare priorità alle famiglie in cui almeno un componente vive situazioni occupazionali difficili di lunga durata, in aumento a causa del perdurare della crisi, oltre ad anziani e disabili”.
Il Bando era infatti rivolto ai nuclei familiari in cui tutti i componenti avessero più di 65 anni di età o in cui almeno uno a partire dall’1 gennaio 2012 si fosse trovato in situazione occupazionale difficoltosa (cassa integrazione, mobilità, contratto di solidarietà, licenziamento, calo del reddito di almeno il 30% per lavoratori autonomi e partita Iva). Tra i requisiti, inoltre, un valore Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) familiare non superiore a 17 mila euro, la residenza nel Comune di Modena e la titolarità di un contratto di affitto per un alloggio ad uso abitativo primario nel territorio comunale e l’assenza di proprietà di immobili.
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