Chi aprirà attività di servizio nelle frazioni di Modena potrà godere dell’esenzione dal contributo aggiuntivo di costruzione che si applica nelle aree Peep, a condizione che si assoggettino agli stessi vincoli e alle stesse procedure, cioè al convenzionamento del prezzo di eventuale vendita per la stessa durata dei Piani per l’edilizia economica e popolare.
Lo ha deciso il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 31 ottobre, approvando la delibera dedicata all’agevolazione relativa al costo di costruzione con il voto favorevole di Pd, Sel e Udc, e l’astensione di Pdl, Modena futura.
“La delibera estende il trattamento previsto per gli interventi Peep dalle leggi vigenti ad alcuni interventi che verranno realizzati nelle frazioni”, ha affermato l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi illustrando il documento. “Lo scopo è quello di favorire l’insediamento in queste aree di attività di servizio, quindi con destinazioni produttive e in particolare del terziario, che normalmente faticano a radicarsi in realtà di piccole dimensioni”. L’assessore ha spiegato che “si tratta di una possibilità che ci offre la legge regionale lasciando alle Amministrazione la facoltà di decidere l’entità del contributo aggiuntivo dovuto al Comune in caso di costruzione fino a un massimo del 10 per cento”.
Sul tema è intervenuto anche il capogruppo del Pdl Adolfo Morandi che si è detto d’accordo sulle iniziative “volte ad alleggerire di oneri chi vuole aprire attività di servizio, soprattutto nelle frazioni”, ma ha annunciato il voto di astensione del Pdl “perché le logiche e i metodi applicati nelle aree Peep portano distorsioni sul mercato”.
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