Ci sono Sandrone, la Pulonia e Sgorghiguelo, poi Sganapino e il Dottor Balanzone, ma anche i burattini caricaturali di Carducci, Caruso, Puccini, Andreotti, Berlinguer e Craxi. Sono i protagonisti della mostra che il Museo civico d'arte (largo Porta Sant'Agostino 337) dedica alla storia dei burattini e dei burattinai locali, con il titolo “Teste di legno e cuori di panna, burattini modenesi di ieri e di oggi”. L'esposizione, aperta fino al 24 novembre, è accompagnata dal 19 ottobre in poi da una rassegna dal titolo “Si alzi il sipario sui burattini modenesi”. Si comincia sabato 19 alle 17 con un incontro a ingresso gratuito col burattinaio Alessandro Barberini. Seguiranno 10 spettacoli a cura del Consorzio dei burattinai modenesi, due per ogni fine settimana, al costo di 5 euro per l'ingresso singolo, 9 euro per due spettacoli, gratuito
Nell'incontro di sabato 19 ottobre, il burattinaio Alessandro Barberini sarà intervistato da Stefano Bulgarelli del Museo Civico d'Arte e curatore della mostra “Teste di legno e cuori di panna”, seguito dall'intervento di Micaela Guarino dell'Istituto dei beni culturali della Regione Emilia Romagna, sulle marionette e burattini emiliano-romagnoli.
Il ciclo di spettacoli inizia con la “Compagnia di burattini della tradizione Alessandro Barberini” sabato 26 ottobre alle 17 con “Il furto misterioso” e domenica 27 alle 10.30 con “Il campanello magico”. Entrambi gli spettacoli hanno come protagonista il celebre Fagiolino. Il fine settimana successivo è di scena la compagnia “I burattini dell'ocarina bianca” con gli spettacoli “Fiaschino e la Spernigona” sabato 2 novembre alle 17, e “Sandrone e Fagiolino nel castello col fantasma” domenica 3 novembre alle 10.30. La compagnia “I burattini della commedia” propone sabato 9 novembre alle 17 “Il dottore innamorato” col Dottor Balanzone, e domenica 10 novembre alle 10.30 “L'acqua miracolosa”, con Sandrone e Fagiolino guaritori per forza. La compagnia “Gran Teatro Dei burattini di Luciano Pignatti” si esibirà sabato 16 novembre alle 17 con “Fagiolino terremotato” e domenica 17 alle 10.30 con “Giove Giove”, in cui Brighella convince Sandrone che dal cielo piovono prosciutti. La rassegna si chiude coi burattini della compagnia “Teatrino dello sguardo”, di e con Sara Goldoni, che saranno protagonisti sabato 23 novembre alle 17 con lo spettacolo “Mingone e la stoffa preziosa” e domenica 24 alle 10.30 con “Michelina la strega”.
La mostra in corso al Museo civico propone uno sguardo sul mondo dei burattini, che spazia dalla fine Settecento ai giorni nostri con un'attenzione particolare al tema delle schermaglie amorose e dell'amore nelle sue diverse forme. I materiali esposti, tra cui burattini, scenografie, copioni e una storica “baracca”, ripercorrono l'attività delle celebri dinastie di burattinai dei Campogalliani, dei Preti e dei Maletti, accanto a una personalità eclettica come Umberto Tirelli. Tra le “teste di legno” esposte non mancano quelle della famosa Famiglia Pavironica, nata all'interno della baracca, che ogni anno si trasforma in personaggi in carne ed ossa durante il “Giovedì grasso”. Sandrone, Pulonia e Sgorghiguelo sono anche protagonisti di un cartoon realizzato dall'animatore modenese Secondo Bignardi nel 1977.
Attraverso un percorso cronologico che per la prima volta riunisce materiali appartenenti a collezioni pubbliche e private, la mostra a cura di Stefano Bulgarelli e Luana Ponzoni, presenta le maggiori personalità modenesi del teatro dei burattini concludendo la rassegna con un'apertura sulle attuali compagnie riunite nel “Consorzio dei burattinai modenesi”. In mostra ci sono anche alcuni dei materiali donati da Mauro Zanichelli al Museo civico d'arte: quinte e scenografie appartenenti al “Teatro Nazionale delle Teste di legno” di Umberto Tirelli, i cui burattini erano ritratti caricaturali dei protagonisti del jet-set dell'Italia degli anni Venti.
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