Con l’arrivo della fiaccola proveniente da Mirandola, accolta da circa duemila studenti provenienti da tutta l’Emilia-Romagna, giovedì 10 ottobre alle ore 8.30 prende il via al parco Novi Sad di Modena l’edizione emiliana dell’ottava Giornata nazionale dello sport paralimpico. La manifestazione sportiva è organizzata dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), con la collaborazione dell’assessorato allo Sport del Comune di Modena, il sostegno di Enel Cuore Onlus e il patrocinio di Unicef.
A Modena, sede scelta dal Comitato Paralimpico regionale Emilia Romagna perchè “Città europea dello Sport 2013”, gli studenti delle scuole elementari provenienti con trenta pullman da tutta la regione potranno assistere a momenti di competizione e anche provare le diverse discipline sportive paralimpiche, dal tiro con l’arco, al tiro a segno, dal tennis sino all’arrampicata sportiva, tennis tavolo, pesistica, vela, canoa e bocce.
“L’inserimento nel mondo dello sport deve portare a rompere l’isolamento che troppo spesso accompagna la vita di un disabile – ha dichiarato Gianni Scotti, presidente del Comitato Paralimpico Emilia Romagna. Vorrei che tutti fossero convinti che la pratica sportiva, su qualunque disabilità, porta grandi benefici soprattutto in termini di autonomia personale, senza dimenticare che lo sport è un mezzo fondamentale per l’integrazione sociale”.
La giornata di celebrazione del talento sportivo degli atleti paralimpici, che vuole riaffermare il diritto all’attività motoria per tutti, si svolgerà in contemporanea a Milano, Cagliari, Palermo e Città di Castello (PG). Anche quest’anno Radio Bruno sarà media partner locale dell’evento.
Testimonial della manifestazione emiliana saranno Fabio Azzolini, arciere che ha partecipato a due paralimpiadi, Massimo Dalla Casa, tiratore nella specialità carabina alle Paralimpiadi di Londra 2012, l’atleta paralimpico polivalente Lorenzo Major e Andrea Lucchetta, ex pallavolista della nazionale italiana, vincitore di un campionato del mondo.
La giornata dello sport paralimpico vuole non solo avvicinare i ragazzi disabili e le loro famiglie alle discipline sportive, ma anche a sensibilizzare i cittadini al diritto all’attività motoria per tutti, confermando lo sport paralimpico come portatore di valori d’inclusione e integrazione sociale.
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