03/01/2013

BILANCIO / 2 – RISPETTATO NEL 2012 IL PATTO DI STABILITÀ

Evitate le sanzioni. Saldo finale ha 14,2 milioni, cinque volte in più rispetto al 2011

Rispettare il patto stabilità significa per un Comune spendere meno di quanto si incassa in un rapporto tra entrate e uscite che viene indicato dallo Stato per contribuire a contenere l’indebitamento nazionale. Nel 2012 il saldo assegnato al Comune di Modena era di 23 milioni, quasi il triplo rispetto a quello dell’anno precedente: otto milioni. Ciò significa dover “congelare” 23 milioni, appunto, cioè avere entrate superiori alle spese di 23 milioni.

Nel corso dell’anno l’obiettivo del patto è stato rivisto, mentre nel 2011 era sceso a 2,8 milioni, nel 2012 è passato da 23 a 14,2 milioni: una forte riduzione, dovuta sia a scelte effettuate dal Comune sia dal sostegno venuto da Regione e Stato, che comunque prevede un saldo cinque volte superiore rispetto a quello dell’anno precedente. Il Comune di Modena, insomma, ha dovuto assicurare che ci fosse un più 14,2 milioni alla voce incassi rispetto ai pagamenti. Dunque soldi che devono restare “congelati” e non spesi, a garanzia del nostro debito pubblico nazionale, e per evitare che esso cresca eccessivamente. Rispettare il patto significa per ciò contribuire a stabilità e convergenza del debito pubblico, quindi alla credibilità del sistema Paese.

Non rispettare il patto di stabilità, come è stato annunciato nei giorni scorsi accadrà per alcune importanti città, comporterebbe sanzioni per il Comune con la riduzione o l’annullamento dei trasferimenti dallo Stato, il blocco della spesa sul livello dei tre anni precedenti, il divieto di accensione di nuovi debiti, anche per investimenti, il blocco totale delle assunzioni (anche precarie). In pratica, per Comuni con importanti dotazioni di servizi come Modena, potrebbe significare la paralisi.

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