10/01/2013

BANDO PER UNA NUOVA SEDE COMUNALE, DUE LE OFFERTE

Le proposte: direzionale Manfredini e un edificio di nuova realizzazione nell’area ex mercato Bestiame. Ora parte esame tecnico. Poggi: Poi valuteremo coerenza economica

Due sono le proposte giunte al Comune di Modena in riferimento all’indagine di mercato volta a reperire un nuovo direzionale in cui collocare gli uffici comunali che attualmente si trovano in diverse sedi. Il nuovo direzionale, come previsto dal Piano di definizione logistica delle sedi comunali approvato dal Consiglio comunale, dovrebbe aggiungersi all’attuale sede del Municipio di piazza Grande e sostituire le sedi di proprietà in via Santi 40 e in via San Cataldo, oltre quelle in locazione in via Santi 60, in via Costa e in via Galaverna.

Giovedì 10 gennaio la Commissione incaricata dal Comune si è riunita per aprire le buste con le offerte pervenute. Una proposta è stata presentata da Numeria sgr ed è relativa a un’ampia porzione del direzionale Manfredini, in via Corassori; l’altra è stata presentata da un raggruppamento di imprese costituito da Agorà 5, Insula, Cesa ed è relativa a un edificio di nuova realizzazione già in programma nel nuovo comparto nell’area dell’ex Mercato bestiame di via Canaletto.

Entrambe le proposte sono risultate in possesso di tutti i requisiti previsti dal bando; ora inizia l’esame di merito per valutare prima l’offerta tecnica e poi quella economica, un lavoro che richiederà probabilmente diverse settimane da parte della Commissione incaricata.

“Abbiamo registrato molti segnali di interesse e richieste di sopralluoghi che si sono concretizzati in due proposte finali – spiega l’assessore al Patrimonio Fabio Poggi – quindi riteniamo pienamente soddisfatto lo spirito del bando con cui ci proponevamo di sondare le disponibilità esistenti sul territorio. L’obiettivo finale è razionalizzare e quindi ridurre il numero delle sedi comunali, andando a incidere significativamente sui costi sostenuti per gli affitti e realizzando in un’ultima analisi un effettivo risparmio per l’Amministrazione. Speriamo quindi che le offerte economiche risultino coerenti con le possibilità del Comune e soprattutto con le previsioni di spesa che la spending review ci impone”.

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