12/09/2012

FIGURINA, "COSE DA NIENTE" IN 200 ILLUSTRAZIONI D'EPOCA

Sarà aperta fino al 24 febbraio la mostra dedicata al "Fascino discreto degli oggetti"

Oltre 200 figurine e materiali grafici, dai bolli chiudilettera ai giornalini per ragazzi, affiancate dagli oggetti reali che raffigurano, prestati da collezionisti e appassionati. Il Museo della figurina, con la mostra "Cose da niente: il fascino discreto degli oggetti", partecipa al Festival filosofia sulle cose. Oggetti di uso comune, cose cadute in disuso, strumenti rari e inventati si possono ammirare gratuitamente nelle sale di corso Canalgrande 103, da venerdì 14 settembre.

Ogni oggetto in mostra è collocato idealmente nel 'suo' ambiente: le stanze che compongono un'immaginaria casa borghese di fine secolo - il salotto, lo studio, la cucina, la stanza di servizio, la toletta, la camera da letto e la camera dei bambini -, e gli spazi all'aperto, tipici della vita cittadina quali i parchi, le vie popolate di negozi e locali pubblici. Gli oggetti sono inoltre accompagnati da brevi racconti che, nel delinearne le origini, ne fanno affiorare curiosità e aneddoti, ridandogli vita e togliendo il velo di polvere che metaforicamente ricopre queste figurine. Sarà esposta anche una parte della raccolta di ventagli proveniente del Museo civico d'arte di Modena.
Da alcuni decenni, la museologia ha iniziato a prestare grande attenzione a cose che, anche povere e apparentemente insignificanti, possano essere raccolte e collezionate. Alla base di questa tendenza sta la volontà di restituire significato a oggetti che, privi di storia ed estrapolati dal loro contesto e vissuto, subirebbero definitivamente l'oblio del tempo. È così che cose 'da poco' vengono esposte in vetrine con accanto numeri di inventario e cartellini esplicativi, donando un'aura di sacralità a tutto ciò che è stato oggetto di esperienza umana. Sembrano cose, oggetti inanimati, ma in realtà sono racconti, storie, curiosità, segni di vite vissute ancora in grado di attivare il ricordo, di evocare un'atmosfera, di sollecitare un'emozione. Da questa idea nasce la mostra delle cose 'da niente', a cura di Thelma Gramolelli, con la collaborazione di Paola Basile e Maria Giovanna Battistini, curatrici del Museo della figurina. Materiali grafici di per sé poveri come le figurine, mostrano oggetti di vita quotidiana al passaggio tra Ottocento e Novecento, epoca d'oro di queste piccole immagini che, senza volerlo, ci restituiscono mode e costumi di un secolo fa: abiti e accessori, come cilindri e pagliette, colletti inamidati e corsetti, monocoli, lorgnette e pince-nez, bastoni da passeggio e parasole, che a volte ritornano come icone di epoche passate nelle sfilate di stilisti contemporanei e portano con sé un'infinità di storie e aneddoti, talora incredibili, sempre intriganti.
La mostra, prodotta dal Museo della figurina in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è aperta con ingresso gratuito in corso Canalgrande 103, dal 14 settembre al 24 febbraio. È aperta da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15-18; sabato, domenica e festivi dalle10.30 alle19. In occasione del Festival Filosofia gli orari saranno venerdì 14 dalle 9 all'1, sabato 15 dalle 9 alle 2, domenica 16 dalle 9 alle 24 (informazioni: Museo della figurina, tel. 059 2033090, www.museodellafigurina.it)

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