Giovedì 9 agosto alle 21.30 “I fiati italiani” riportano ai Giardini ducali la musica classica. Sandro Carbone al flauto, Maurizio Colasanti all’oboe, Antonello Pellegrini al clarinetto, Giovanni D'Aprile al corno e Alfonso Patriarca al fagotto eseguiranno alcune delle più celebri pagine della letteratura per quintetto di fiati; tra queste le Antiche Danze Ungheresi di Ferenc Farkas, il Quintetto in sol minore di Ottorino Respighi, la Suite "La Cheminèe du roi Renè" di Darius Milhaud e la Suite da "L'Arlésienne" di Georges Bizet.
Il concerto rappresenta il secondo appuntamento con la rassegna “I giovedì al Giardino ducale”, a cura del “Laboratorio musicale del Frignano” per la direzione artistica del maestro Andrea Candeli, che proseguirà in tutti i giovedì del mese alla stessa ora con una proposta musicale diversa. L’iniziativa rientra nell’ambito del programma dell’Estate modenese.
I Fiati Italiani, (formazione versatile dal Trio al Decimino) nascono nel 1992 per iniziativa della Società Italiana della Musica e del Teatro, con l'intento di riunire alcuni tra migliori musicisti italiani provenienti da importanti istituzioni orchestrali quali l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra Teatro dell'Opera di Roma, l’Orchestra Teatro S. Carlo di Napoli, Orchestra Teatro Petruzzelli di Bari, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e altre ancora. In pochi anni il sodalizio ha assunto un ruolo di primo piano nel panorama musicale italiano ed europeo. Invitati dalle più prestigiose istituzioni musicali italiane ed internazionali come, Carnegie Hall, Teatro dell'Opera di Roma, Rai Roma, St. Martin in the Fields, Blakheat, St. James in Piccadilly, Ottawa University, The Arts House (Singapore), Melba Hall, Royal College of the Arts, Settimane Musicali, Slovenian Summer Festival, Salieri International Music Festival, i Fiati Italiani hanno tenuto concerti nelle maggiori città italiane e in tutto il mondo. Collaborano stabilmente con musicisti di riconosciuto valore e hanno inciso per diverse case discografiche e dal 2000 collaborano con I Solisti del Teatro alla Scala di Milano.
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