Il verde pubblico a Modena è un patrimonio che rappresenta un valore in sé e una garanzia per il benessere comune. Negli ultimi 15 anni questo patrimonio di verde urbano della città è stato incrementato di oltre 2,5 volte in termini di superficie.
Dei 9.266.150 metri quadrati sono oltre 100, per complessivi 2.270.288 metri quadrati, le aree attrezzate a parco delle quali almeno 14 classificabili di interesse urbano. Tra queste non dimentichiamo il Parco della Costituzione in via Arquà inaugurato lo scorso 2 giugno e il Parco dei Fiori Recisi in via Divisione Acqui in cui sono state inaugurate a maggio le opere di arte urbana realizzate dai ragazzi dell’Istituto d’Arte Venturi. La manutenzione del patrimonio verde è curata da due settori distinti del Comune di Modena che fanno capo all'Assessorato all'ambiente: i parchi, le aree verdi residenziali, la forestazione Tav e le aree protette sono di competenza del Settore Ambiente; le aiuole stradali, gli spartitraffico, i parcheggi, i cigli stradali e le piste ciclabili al Settore Manutenzione e Logistica. La competenza di questo settore riguarda 870.725 metri quadrati di cui 636.226 sono aiuole stradali e aree verdi nei parcheggi o sulle strade. Le attività di manutenzione di questo particolare tipo di arredo "verde" è importante non solo per un fattore estetico, ma anche per la sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni. I parchi sul territorio urbano di Modena hanno dimensioni che oscillano dai 38 mila metri quadrati del parco Amendola nord ai 400 mila metri quadrati del parco Ferrari e del parco Torrazzi. Il verde attrezzato a servizio delle aree residenziali supera i 1.297.741 metri quadrati. Sono oltre 2.824.135 i metri quadrati di verde ad evoluzione naturale e 416.543 i metri quadrati di aree protette (parco fluviale del Secchia e percorso natura fiume Panaro). Con questi numeri il patrimonio verde garantisce uno dei più elevati rapporti di verde a persona, 49,04 metri quadrati, che posiziona Modena nelle prime posizioni in Italia. Nel verde sono collocate oltre 4.400 panchine, 730 attrezzature ludiche e oltre 300 impianti irrigui.A questo verde va ancora aggiunto: il verde di mitigazione paesaggistica della linea ad Alta Velocità e della linea ferroviaria storica: 236 ettari di verde con 100 mila alberi e 350 mila arbusti. Nell’area di forestazione Tav si trovano anche gli oltre ventimila alberi piantati per festeggiare i nuovi nati negli ultimi 10 anni con il progetto Bimbalbero. Particolarmente positiva è anche l’evoluzione del patrimonio arboreo del Comune di Modena: si è infatti passati da 72.580 piante complessivamente presenti nel 1995 alle attuali 198.801. Ventisei sono le convenzioni con volontariato organizzato che gestiscono il 23,67 per cento del verde (essenzialmente aree PEEP: come Peep D’Avia e Cognento e alcuni parchi; Emilio Po, parco Amendola Sud, Parco Torrazzi; ecc) Quattro le convenzioni con Cooperative Sociali che gestiscono il 26,88 per cento del verde (verde scolastico, diversi parchi urbani tra cui il parco Ferrari, il parco Amendola Nord e alcune aree PEEP). Attivi anche appalti con ditte private che gestiscono il 49,45% della manutenzione di parte del verde di servizio (aree PEEP scuole e parchi), di alcune aree residuali e per effettuare alcune operazioni nelle aree gestite dal volontariato, di tutti gli appalti di manutenzione straordinaria. Il coinvolgimento del volontariato nella gestione del verde pubblico può essere definito a ragione un fiore all’occhiello. I volontari che effettuano la manutenzione spesso diventano importante punto di riferimento per i frequentatori degli spazi verdi e ciò consente una presenza costante sul territorio. Senza perdere di vista l’eventuale aiuto che potrebbe arrivare da aziende private al fine di sistemare e conservare aree come le rotatorie stradali.
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