Il Comune di Modena ha ottenuto in concessione gratuita dallo Stato “l’ex Mondariso” l’edificio di viale Monte Kosica 70 che attualmente ospita il Centro territoriale permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta.
“La concessione dell’immobile, di proprietà dello Stato ma da tempo utilizzato dall’Amministrazione, va considerata come un primo risultato raggiunto nell’ambito della difficile attuazione del federalismo demaniale”, afferma l’assessore al Patrimonio del Comune di Modena, Fabio Poggi. “L'obiettivo finale rimane quello di acquisire in proprietà l'immobile a titolo non oneroso. L’atto firmato nei giorni scorsi rappresenta un passo avanti in questa direzione e al tempo stesso testimonia il buon grado di collaborazione che si sta creando tra l’Amministrazione comunale e l’Agenzia del demanio. Un clima che siamo fiduciosi possa contribuire a portare a termine altre acquisizioni significative per la città”, osserva Poggi.
L’Amministrazione modenese utilizza l'immobile che un tempo fu il Posto di ristoro per le mondariso fin dal 1989, come sede scolastica prima dell'Istituto professionale commerciale Grazia Deledda e poi del Ctp.
Il Comune ha chiesto all’Agenzia del demanio di acquisire l’immobile a titolo non oneroso in virtù del provvedimento di attuazione del decreto legislativo 85 del 2010, che consente agli enti locali di avanzare la richiesta di attribuzione di beni immobili presenti sul territorio e appartenenti al patrimonio statale, nell’ambito di specifici progetti di valorizzazione. Nel frattempo l’Amministrazione locale ha chiesto che la struttura le venga concessa in uso gratuito e l’accordo tra Agenzia del demanio di Bologna e Comune è stato firmato nei giorni scorsi. La concessione è già in atto e durerà 19 anni prorogabili per altrettanti, a condizione che l’edificio venga utilizzato come sede scolastica. Restano a carico dell'Amministrazione comunale gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria.
In virtù di un accordo tra l’Agenzia del Demanio e il Mibac, il Ministero dei Beni culturali, il Comune di Modena aveva già chiesto l’attribuzione di quattro edifici che si trovano attualmente in stato di degrado: l’ex caserma Garibaldi, appartenente all’ex complesso abbaziale di San Pietro, di una porzione di palazzo Solmi, dell’ex caserma Sant’Eufemia attigua all’omonima chiesa e della chiesetta Ricci. Per due dei quattro immobili, il tavolo tecnico di confronto riunito a Bologna, non ha escluso la possibilità che diventino di proprietà del Comune a titolo non oneroso e nell’ambito di adeguati progetti di valorizzazione. Si tratta dell’ex caserma Sant’Eufemia e della Chiesetta Ricci.
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