La chiesa della Pomposa è agibile. Lo hanno stabilito in queste ore i tecnici dopo ulteriori verifiche al luogo di culto. Secondo gli esperti la chiesa “si trova nelle condizioni analoghe a quelle precedenti gli eventi”.
Diversa la situazione per le altre chiese di proprietà del comune di Modena. Il Tempio monumentale in piazzale Natale Bruni e San Biagio in via Emilia centro sono state segnate seriamente dalle ultime scosse sismiche. I due immobili presentano problemi alle cupole, per cui i tempi di restauro saranno lunghi, così come la riapertura per il culto dei fedeli. Chiusi anche San Barnaba, per problemi al campanile, e Sant’Agostino, la cui cornice perimetrale ha subito danni su entrambi i lati principali.
Anche la Ghirlandina, torre simbolo della città, a causa delle scosse del 29 maggio scorso si è mossa. Gli strumenti hanno rilevato uno spostamento verso il Duomo. Tuttavia, contrariamente a quanto accaduto in altri eventi sismici, la Ghirlandina nell’arco di pochissimo tempo è tornata al suo posto. Rimangono il distacco degli archi che uniscono chiesa e torre e la frattura della scultura del Sansone. I lavori per liberare la statua dall’arco potranno avvenire, in accordo con la Soprintendenza, solo al termine delle scosse.
La conta dei danni del patrimonio storico artistico vede coinvolto anche il palazzo del Musei, che rimarrà chiuso per alcuni giorni in attesa di ulteriori controlli. Inagibili per gli spettacoli il Teatro Pavarotti in corso Canalgrande e il Teatro Storchi in Largo Garibaldi. Regolare, invece l’attività dei dipendenti all’interno degli uffici.
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