11/06/2012

IL CONSIGLIO DISCUTE 12 EMENDAMENTI AL BILANCIO COMUNALE

Dai quattro proposti dal sindaco 850 mila euro di entrate per iniziative culturali e sociali. Otto quelli dei gruppi con attenzione alla solidarietà per il sisma e all’Imu

Sono 12 gli emendamenti al bilancio del Comune di Modena in discussione nella seduta di lunedì 11 giugno del Consiglio dedicata all’approvazione del Preventivo 2012 e del Piano degli investimenti. Quattro sono stati presentati dal sindaco a nome dell’amministrazione e riguardano aggiornamenti normativi della documentazione o aggiustamenti finanziari, mentre gli altri otto sono proposti dai gruppi consiliari: due dal Partito democratico, uno dal Pd insieme a Sinistra per Modena, due da Modenacinquestelle.it, uno a testa da Italia dei Valori (Idv), Popolo delle libertà (Pdl) e Unione di centro (Udc).

Gli aggiustamenti finanziari comportano un aumento di 850 mila euro della parte corrente del bilancio per il 2012 in ragione di una serie di finanziamenti e contributi a destinazione vincolata sulle politiche culturali, sociali, giovanili e ambientali che sono stati definiti dopo la presentazione della proposta finanziaria: dai fondi per la gestione del sito Unesco (100 mila euro) alle iniziative culturali promosse dalla Regione su legalità e cittadinanza (150 mila euro), da un finanziamento Ue per il Parco archeologico di Montale (21 mila euro) al contributo provinciale per il progetto salva sfratti (150 mila euro), fino alle sponsorizzazioni delle iniziative culturali (oltre 260 mila euro).

Modificate leggermente anche le cifre della parte in conto capitale con l’inserimento di contributi regionali (75 mila euro in più per il 2012, 40 mila per il 2013) e la modifica al piano delle alienazioni con la previsione della vendita in diritto di superficie della struttura protetta San Giovanni Bosco.

Un altro emendamento introduce alcuni schemi sperimentali di bilancio, a fini conoscitivi, nell’ambito di un progetto nazionale dedicato all’armonizzazione degli schemi contabili.

Gli emendamenti del Pd riguardano il miglioramento dell’intervento su piazza XX settembre, con l’incremento di 100 mila euro dello stanziamento comunale, e la riduzione dell’aliquota Imu per gli alloggi delle società cooperative a proprietà indivisa allo 0,46 per cento per mantenere l’obiettivo, a parità di gettito, di garantire nei fatti la stessa aliquota delle prime case, ferma invece allo 0,52 per cento, non potendo più contare sulle detrazioni per i figli.

Pd e Sinistra per Modena propongono di devolvere 24 mila euro del fondo dei gruppi consiliari a iniziative di solidarietà per i territori colpiti dal terremoto: due terzi per verificare la staticità delle abitazioni, un terzo per un servizio di supporto psicologico alle popolazioni.

Il sostegno della popolazione colpita dal terremoto, sempre devolvendo 24 mila euro dal fondo dei gruppi, è l’obiettivo anche di un emendamento di Modenacinquestelle.it che, con un secondo emendamento, propone la vendita di Farmacie comunali spa per ricavarne oltre 15 milioni con i quali ridurre il debito del Comune, aumentando i pagamenti alle imprese nel rispetto del patto di stabilità e rendendo possibile una diminuzione delle aliquote Imu per negozi e laboratori artigiani.

Idv propone la riduzione della quota di proventi dalle concessioni edilizie destinata alla spesa corrente per aumentare il fondo per le spese urgenti, anche pensando ai danni causati dal terremoto, e i pagamenti per le imprese nel rispetto del patto di stabilità. Per il 2013 e il 2014, inoltre, si propone di ridurre l’aliquota Imu sugli affitti a patti concordati dal 0,46 allo 0,4 per cento.

Il Pdl propone la riduzione per due milioni e 993 mila euro di contributi e finanziamenti ad associazioni, circoli, consulte ed enti per destinarne la metà al sostegno dell’accesso all’alloggio per le famiglie in difficoltà. L’altra metà è l’assistenza dei terremotati della Bassa.

L’Udc propone l’abolizione della tassa di soggiorno e di dimezzare progressivamente l’Imu su imprese e famiglie recuperando le risorse con risparmi in diversi settori e, in particolare, con riduzioni del 20 per cento dell’importo di alcune gare d’appalto per servizi.

 

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