Insieme al bilancio previsionale 2012, nella seduta di lunedì 11 giugno, il Consiglio comunale ha approvato anche sei delibere cosiddette accessorie. Quella sulle aree peep/pip da cedere in proprietà o diritto di superficie è stata presentata dall’assessore alla Pianificazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi, le altre cinque dall’assessore alle Politiche finanziarie e attuazione del programma Giuseppe Boschini. Si tratta delle decisioni sui servizi a domanda individuale, sull’addizionale Irpef, sull’imposta di soggiorno, sull’Imu e sulla modifica ai Regolamenti delle entrate tributarie e per l’adesione all’accertamento.
Tutte sono state approvate con il voto favorevole del Pd, contrario di Modenacinquestelle.it, Pdl, Idv e Udc, l’astensione di Sinistra per Modena e il non voto di Lega moderna, ad eccezione della delibera che definisce le aree da cedere in proprietà o in diritto di superficie nel 2012 alla residenza e alle attività produttive e terziarie nei Peep e nei Pip, che è stata approvata con il voto favorevole del Pd, contrario di Pdl e Udc, l’astensione di Modenacinquestelle.it, Sinistra per Modena e Idv, e il non voto di Lega moderna. La Lega nord, come per la votazione del bilancio, degli emendamenti e degli ordini del giorno, è uscita dall’Aula dichiarando di non voler partecipare al voto.
Nel dettaglio, le aree destinate alla cessione in proprietà o in diritto di superficie, per un totale di 153 alloggi e un importo di circa 1 milione 75 mila euro, sono i peep Albareto, Marzaglia nuova est, Marzaglia vecchia, Cittanova 1, Cittanova 2, Lesignana e Portile ovest. A queste si aggiunge un lotto commerciale ad Albareto extra Peep/Pip per 46 mila euro e ulteriori 770 mila euro derivanti dal riscatto di aree già concesse in diritto di superficie.
La delibera sui servizi a domanda individuale determina che i relativi costi, pari a 33,5 milioni di euro, vengano coperti per il 53,2 per cento mediante proventi da tariffe, contribuzioni ed entrate a specifica destinazione (17,8 milioni) e per la quota restante (15,7 milioni) dalle entrate generali di bilancio. I servizi si autosostengono per più di 1/3 (la copertura derivante esclusivamente da tariffe è del 34,5 per cento), ed “è significativo il calo del disavanzo tra spese ed entrate totali rispetto all’anno scorso, frutto del cambiamento della struttura dei servizi per accreditamento e delle esternalizzazioni affidate a fondazioni di diritto privato”, ha affermato Boschini illustrando il documento. I servizi individuati vanno dalle mense scolastiche ai centri estivi, dagli asili nido comunali al trasporto scolastico, dalle case albergo all’assistenza domiciliare, fino ai centri diurni, ai residenziali per disabili, musei, palestre, campi da calcio.
La delibera sull’addizionale Irpef modifica per l’anno 2012 l’aliquota prevedendo una differenziazione da 0,5 a 0,8 in base ai cinque scaglioni di reddito previsti. Il valore medio dell’aumento è di 13 euro a contribuente, ma il peso maggiore sarà a carico delle due fasce di reddito più alte che riguardano circa 9 mila persone in città: dai 55 ai 75 mila euro (0,78 per cento), oltre i 75 mila euro (0,80 per cento).
Il documento sull’imposta di soggiorno ha stabilito la sua entrata in vigore a partire dall’1 luglio e ne ha definito il regolamento. La spesa giornaliera varierà da 0,50 a 4 euro a seconda delle stelle delle categorie alberghiere e sarà inferiore per le altre categorie, per un totale previsto di entrate di 300 mila euro per il 2012. Tra le categorie esentate dal pagamento i minori fino a 12 anni; le persone in città per ricoveri, cure e terapie e gli accompagnatori; i volontari a sostegno della protezione civile e coloro che soggiornano nel comune a causa di eventi o calamità naturali.
La delibera sull’Imu istituisce la sperimentazione dell’imposta e determina aliquote e detrazioni per il 2012: abitazione principale al 5,2 per mille (con le detrazioni), le altre dal 4 al 10,6 per mille a seconda che si tratti di alloggi Acer, Erp, a patti concordati, in comodato gratuito, in affitto a canone libero o sfitti. I fabbricati agricoli sono all’1,5 per mille, i terreni al 9, i negozi e i laboratori al 10,2, così come i fabbricati produttivi e gli uffici, mentre le aree edificabili sono al 10,6.
Le novità introdotte nel Regolamento delle entrate tributarie sono tre: viene ridefinito l’importo minimo per versamento o rimborso di una serie di tributi (12 euro per l’Imu, 1,5 per l’imposta sulla pubblicità temporanea e per i diritti sulle pubbliche affissioni, 49 centesimi per l’imposta di soggiorno); viene esteso l’istituto della compensazione tra credito e debito anche tra tributi comunali diversi, pur senza automatismi; viene introdotta la rateizzazione del versamento per tutti i tributi locali a partire dai 2 mila 500 euro fino a un massimo di 18 rate mensili con pagamento degli interessi legali, su richiesta del contribuente in difficoltà economiche. Il Regolamento per l’accertamento si adegua a normative nazionali: con l’adesione la sanzione si riduce di 1/3 (non più di ¼) e della metà in caso di versamento delle somme dovute.
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