I servizi ausiliari-assistenziali del nido Cipì, l’ultimo dei nidi comunali d’infanzia realizzati dall’Amministrazione, saranno affidati attraverso una procedura negoziata per un importo complessivo di circa 294 mila per i prossimi tre anni.
Lo ha deciso il Consiglio comunale nella seduta di lunedì 7 maggio approvando con il voto favorevole del Pd e l’astensione di Pdl, Sinistra per Modena, Udc, Lega moderna e Modenacinquestelle.it, le linee di indirizzo per la stesura del capitolato d’appalto e dei relativi atti di gara. L’atto, ha spiegato l’assessore all’Istruzione Adriana Querzè, è “il primo di quattro delibere di appalto per l’affidamento di attività e servizi educativi relativi a scuole e nidi d’infanzia, che testimoniano quanto sia consistente il volume di attività affidato dal Comune di Modena a terzi”. In corso di dibattito, l’assessore ha sottolineato l’assoluta necessità delle linee di indirizzo, nonostante il bilancio di previsione non sia ancora stato approvato, diversamente “non ci sarebbero i tempi tecnici per l’espletamento delle gare e a settembre, a inizio anno scolastico, i servizi non potrebbero partire”.
Il criterio di aggiudicazione dell’appalto sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base della qualità e del prezzo, attribuendo a quest’ultimo un peso inferiore al 50% del totale. L’aggiudicatario dovrà utilizzare personale dipendente o socio (con contratto di lavoro subordinato), vista la delicatezza dei compiti affidati e la necessità di un adeguato livello di formazione e continuità. Il contratto avrà durata di tre anni, prorogabili di ulteriori due, per favorire la stabilità degli operatori e garantire una migliore qualità del servizio; saranno inoltre attivati strumenti di verifica. La spesa complessiva, pari a 294 mila euro su tre anni, ossia per 98 mila euro l’anno, è prevista in parte nel bilancio pluriennale 2011-2013 e in parte rientrerà nel pluriennale 2012-2014.
L’assessore ha anche spiegato che “nel nido Cipì per svolgere le attività a cui si riferisce la delibera lavoreranno tre unità e mezzo di personale; se le stesse funzioni venissero svolte internamente costerebbero circa 120 mila euro all’anno, quindi il risparmio annuale sarà di circa 20 mila euro”. E ha infine rimarcato l’importanza dei requisiti qualitativi, anche per quanto riguarda la selezione del personale: “Trattandosi di ausiliari per bambini da 0 a 3 anni, utilizziamo tutto quanto la normativa ci mette a disposizione, perché questo persone faranno parte a tutti gli effetti del collettivo del nido ed è fondamentale la loro capacità di relazionarsi con i bambini”.
Per il Pd, Giancarlo Campioli ha sottolineato che si tratta di linee di indirizzo perché il Consiglio non ha ancora deliberato sul bilancio. Riguardo alla metodologia della trattativa privata, il consigliere ha ribadito il peso significativo dei requisiti in base ai quali viene preferita l’offerta economicamente più vantaggiosa, quali la formazione e la presenza di personale dipendente. E ha insistito sul fatto che “occorre in ogni caso individuare fattori quanto più possibile oggettivi, affinché sia possibile misurarli e determinare una graduatoria”. Campioli ha infine parlato dell’importanza delle verifiche periodiche qualitative, soprattutto nel caso dei settori sociali ed educativi.
Durante le dichiarazioni di voto, Federico Ricci di Sinistra per Modena ha annunciato l’astensione dal voto riconducendola al fatto che la delibera fa riferimento al bilancio pluriennale individuando impegni di spesa, mentre il bilancio è ancora in corso di discussione. Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it ha dichiarato di astenersi per gli stessi motivi.
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