11/05/2012

OSSERVATORIO APPALTI PER TUTTI I COMUNI DEL MODENESE

Il protocollo sarà aggiornato e verranno invitati ad aderire tutti gli enti locali. Per Pighi e Sabattini servono “controlli e monitoraggio anche sui cantieri privati”

Nelle prossime settimane, dopo le numerose adesioni registrate lo scorso anno da parte delle organizzazioni professionali, verrà aggiornato il protocollo alla base dell’Osservatorio provinciale degli appalti, che è attivo dal 1999 su iniziativa del Comune e della Provincia di Modena. E in questa fase saranno coinvolti e invitati ad aderire tutti i Comuni del territorio provinciale.

Lo hanno annunciato Egidio Pagani, assessore provinciale a Infrastrutture e Sviluppo delle città e del territorio, e Antonino Marino, assessore a Lavori pubblici e sicurezza del Comune di Modena, introducendo venerdì 11 maggio il convegno “Legalità in cantiere” nel corso del quale sono stati illustrati i dati del Rapporto 2011 dell’Osservatorio.

Tra le iniziative in programma anche un accordo con la Regione per sviluppare specifiche azioni sperimentali di tutela e promozione della legalità, così come approfondimenti – come ha spiegato il direttore dell’Osservatorio Vincenzo Pasculli – attraverso l’incrocio di informazione provenienti dalle diverse banche dati, sulle nuove imprese edili, quelle che si sono costituite negli ultimi tre anni, e sui cambi di proprietà avvenuti nel settore.

La tavola rotonda del convegno è stata dedicata alle strategie per prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia locale e, in particolare, nel settore dell’edilizia considerato tra i più a rischio. Il senatore Giuliano Barbolini ha illustrato la sua proposta di legge che propone sostanzialmente il modello territoriale locale realizzato a Modena come sistema nazionale di monitoraggio del settore, mentre il sindaco di Modena Giorgio Pighi e il presidente della Provincia Emilio Sabattini hanno richiamato la necessità che “di fronte ai rischi crescenti di infiltrazione delle mafie nel nostro tessuto economico è necessario estendere il più possibile questo tipo di attività di controllo e monitoraggio sviluppate per gli appalti pubblici anche ai cantieri privati”.

Alla tavola rotonda sono intervenuti anche il segretario nazionale della Feneal Uil Emilio Correale e il procuratore aggiunto di Modena Lucia Musti, che ha fatto riferimento allo “spread di legalità nel nostro Paese” e ha descritto le mafie al nord come interlocutrici privilegiate delle aziende con l'obiettivo di “convincerle” ad aderire alle loro proposte. “Nella crisi - ha spiegato Musti - gli imprenditori, di fronte alla difficoltà di ottenere credito e liquidità, non hanno nemmeno bisogno di essere intimiditi per lavorare con le mafie”. E citando Giovanni Falcone, ha ricordato che per combattere la criminalità organizzata è necessario “seguire il denaro”.

Azioni sul documento