La fine degli stenti alimentari, il risveglio della natura e degli amori con riti augurali legati al mutare delle stagioni e, in ultima analisi, il fuoco purificatore del rogo finale della “vecchia” che sancisce la morte del Carnevale e quindi dell’inverno costretto a lasciare spazio alla primavera.
Sugli aspetti antropologici, storici, rituali e simbolici dell’antico Carnevale documentato già dalla fine del XVIII secolo, che attualmente si svolge a Benedello, si rifletterà mercoledì 4 aprile alle 20.45 alla polivalente di via Morane 361. Relatore di “Il Carnevale di Benedello: una “rilettura” sul piano simbolico ed etnomusicologico di un antico Carnevale di tradizione” sarà Giuliano Biolchini, insegnante e musicista, oltre che redattore della rivista di tradizioni popolare “Il Cantastorie”. L’iniziativa, incentrate sulla manifestazione popolare che si svolge attorno al “Bal di Màscher” (Ballo dei Mascheri), è l'associazione culturale, Istituto superiore d'Aplomb di Modena in collaborazione con la Circoscrizione 3.
Il mercoledì successivo, 11 aprile, sempre alle ore 20.45, lo psicologo psicoterapeuta Alessandro Norsa farà “un’analisi comparativa dei carnevali alpini in un'ipotesi di continuità con alcuni presenti nel territorio Veronese”.
Gli incontri sono a ingresso libero.
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