“I lavori di recupero del comparto dell’area di Sant’Eufemia difficilmente potranno partire prima dell’estate. Il ritardo di circa un anno – da marzo 2011 – è dovuto a vicende burocratico-amministrative-legali relative all’appalto, cioè a una serie di ricorsi e controricorsi da parte dell’azienda arrivata seconda nella graduatoria del bando”.
Lo ha detto l’assessore comunale alla Programmazione e gestione del territorio Daniele Sitta nella seduta di lunedì 16 aprile del Consiglio comunale rispondendo all’interrogazione dei consiglieri del Pd Stefano Prampolini e Fabio Rossi sul bando di recupero del comparto dell’area di Sant’Eufemia.
Presentando l’interrogazione in Aula, Prampolini ha chiesto, in particolare, quali sono i tempi per l'apertura del cantiere, se lo slittamento dei lavori può pregiudicare il finanziamento per il recupero del comparto della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, quali saranno i tempi per la realizzazione della nuova facoltà di Lettere e se ci sono novità riguardo l’ex caserma dei Carabinieri di via Sant’Eufemia su una possibile assegnazione al Comune o all'Università di Modena e Reggio Emilia da parte del Demanio.
L’assessore Sitta ha annunciato che l’udienza per il ricorso in appello al Consiglio di Stato è stata fissata per il 19 giugno: “Speriamo sia risolutiva e una volta arrivata la sentenza andranno attuati tutti gli atti burocratici necessari per l’avvio delle attivà”. L’assessore ha precisato che “i finanziamenti della Fondazione – pari a 4 milioni 300 mila euro – sono garantiti e non sono previste clausole risolutive in caso di ritardo nello svolgimento delle opere”.
Sitta inoltre ha precisato di non aver ricevuto notizie sulla possibile assegnazione al Comune o all’Università dell’ex caserma dei Carabinieri di via Sant’Eufemia. “Abbiamo interrogato l’Agenzia del demanio della Regione Emilia-Romagna relativamente a una serie di edifici di proprietà dello Stato e abbiamo avuto risposta positiva solo per la chiesetta Ricci. Per l’ex caserma Sant’Eufemia, invece, ci hanno rimandato a verifiche per capire se lo stabile sia ancora in uso amministrativo da parte del ministero della Giustizia”.
Nella replica, il consigliere Prampolini ha ringraziato l’assessore per l’aggiornamento. “Le notizie che ci ha dato suscitano un sentimento di desolazione e rammarico – ha detto – speriamo che la sentenza del 19 giugno sia risolutiva. E’ fondamentale che, comunque, la Fondazione abbia confermato l’investimento in un periodo come questo”.
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