La Maserati mantiene a Modena i reparti progettazione, acquisti e commercializzazione del gruppo; conferma la produzione di circa seimila auto all’anno, avviando quella di una nuova Alfa Romeo particolarmente innovativa; garantisce gli attuali livelli occupazionali e positive ricadute sull’indotto anche per la quota di produzione che si svolgerà a Grugliasco. E’ l’annuncio dei vertici dell’azienda accolto con soddisfazione dal sindaco Giorgio Pighi, dal presidente della Provincia Emilio Sabattini e dall’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli nel corso dell’incontro che si è svolto in Municipio mercoledì 12 aprile.
La delegazione che ha illustrato i futuri assetti organizzativi e industriali era composta da dirigenti Maserati e Fiat guidati da Paolo Rebaudengo, responsabile relazioni industriali della Fiat.
“E’ un fatto positivo – affermano i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione – che sia stata presentata alle istituzioni una proposta strategica, che conferma il ruolo di Modena per ciò che riguarda la ricerca e lo sviluppo dell’azienda, ma si tratta di un piano che andrà valutato passo passo, con particolare attenzione per le garanzie sugli aspetti occupazionali. Bene anche gli impegni per l’indotto e la l’utilizzo degli stabilimenti Ferrari per la produzione di motori. Vigileremo su tempi e modalità di questo processo, perchè Maserati è un patrimonio importante di questo territorio”.
Entro il 2012 dovrebbero essere prodotti a Modena i primi 60-70 esemplari di prova della nuova vettura Alfa 4C per la quale si prevede una produzione annuale di 2.500 unità a partire da maggio 2013. Particolarmente innovativa, l’automobile sarà realizzata in fibra di carbonio e alluminio. Per la ristrutturazione delle linee di produzione è previsto il ricorso alla Cassa integrazione.
A Modena, inoltre, continuerà la produzione dei modelli Gran Turismo e Gran Cabrio del Tridente, mentre andrà a esaurimento quella del modello 4 porte la cui produzione verrà spostata a Grugliasco insieme alla nuova Maserati del segmento E i cui motori, comunque, saranno prodotti dalla Ferrari a Modena, così come alle aziende modenesi dell’indotto sarà affidata la produzione di altre componenti.
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