L’11 novembre, data in cui lo scorso anno Modena ha celebrato con una festa di piazza, la fine dei lavori di restauro della Ghirlandina, si appresta a diventare un appuntamento ricorrente nel calendario delle iniziative cittadine.
La proposta, avanzata da un gruppo di consiglieri del Pd, di istituire una sorta di Ghirlandina day, una festa popolare in grado di raccogliere i modenesi all’insegna della spontaneità e delle tradizioni locali, è piaciuta all’assessore comunale alla Cultura Roberto Alperoli. L’assessore, rispondendo oggi in Consiglio comunale all’interrogazione illustrata da Stefano Rimini e firmata anche dai colleghi Stefano Prampolini, Stefano Goldoni, Enrico Artioli e Francesco Rocco, ha suggerito “di utilizzare la data dell’11 novembre per valorizzare non necessariamente sempre la Ghirlandina, ma anche altri monumenti che fanno parte del patrimonio storico della città”. Alperoli ha proposto “una festa in piazza che contenga anche una lezione, cioè un momento di conoscenza e divulgazione da dedicare di volta in volta a luoghi e pezzi della storia di Modena”. Ha inoltre sottolineato la potenzialità “di sfruttare un appuntamento realizzabile con una spesa ridotta, ma che i modenesi hanno dimostrato di apprezzare, trasmettendo al tempo stesso delle conoscenze storiche”.
L’idea è piaciuta a Stefano Rimini che l’ha definita “in linea con lo spirito dell’interrogazione” e ha detto di condividere il duplice intento “che unisce la dimensione della festa popolare e quella culturale”, citando come esempio anche il caso del Festival filosofia. “La proposta – ha ribadito – è di fissare un momento che valorizzi la storia della città e del suo patrimonio nella data simbolica in cui la cittadinanza ha festeggiato la sua torre campanaria e con i modi della festa popolare”.
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