La biblioteca Delfini compie vent'anni. Ecco le date più significative della sua storia.
1992: inaugurazione. Il 28 novembre la biblioteca civica, la più grande biblioteca di pubblica lettura della città, si trasferisce nel palazzo Santa Margherita appena ristrutturato e prende il nome dello scrittore modenese Antonio Delfini.
1995: biblioteca interculturale. Il punto di lettura di libri in lingua araba, nato nel 1993 al Centro stranieri e destinato agli utenti arabi dei dormitori pubblici, si trasferisce alla Delfini. Rispetto alla prima emergenza, il contesto migratorio si stabilizza ed evolve con ricongiungimenti familiari, politica abitativa di integrazione, consultori, consulta degli stranieri. Ai libri in arabo della raccolta iniziale man mano si aggiungeranno testi in albanese, polacco, russo, romeno (oltre naturalmente alle principali lingue europee).
1996: Delfini prima d'Italia. Il prestigioso riconoscimento – miglior biblioteca d'Italia - nasce da una classifica stilata una tantum dalla rivista “Biblioteche oggi”. Le motivazioni del premio (che fa riferimento all'anno 1993) sono il grande aumento di iscritti e prestiti, l'orario di apertura di 61 ore settimanali e l'investimento nella promozione culturale.
1997: Internet in biblioteca. Nel 1997 vengono inaugurate le postazioni internet per i lettori, con varie iniziative di informazione e promozione. La risposta del pubblico è subito incoraggiante e le 5 postazioni disponibili sempre occupate.
2004: torre libraria. Nel vano della torre campanaria del complesso Santa Margherita viene installata la torre libraria, un magazzino verticale automatizzato che consente di sistemare fino a 50 mila volumi non più recentissimi ma ancora utili per ricerche tematiche di secondo livello.
2005: la Delfini si rinnova. Dopo un'impegnativa ristrutturazione, la biblioteca riapre con molte novità: più spazio a disposizione (la sala Panaro), ampliamento delle sale ragazzi, la nuova Zona Holden per i giovani adulti, isole tematiche dedicate a viaggi, tempo libero, cinema e musica, prestito di film e cd musicali, più postazioni internet.
2006: la Piazzetta. Il cortile interno che collega la biblioteca all'Istituto musicale Orazio Vecchi viene coperto e utilizzato come “Piazzetta” dell'informazione e delle novità librarie: quotidiani in più lingue, settimanali d'attualità, tv satellitari, bancarella dei libri d'occasione. La parte centrale della copertura ricorda una pensilina per l'attesa degli autobus, l'area restante in vetro trasparente richiama l'origine di “spazio esterno”.
2007: Leggochiaro. Inaugura uno spazio per chi ha difficoltà di lettura di vario genere. La sezione “Leggochiaro” comprende libri scritti a grandi caratteri, audiolibri e uno scanner per la sintesi vocale di testi a stampa. Completa il progetto una convenzione con il “Centro Internazionale del libro parlato” per la fornitura di audiolibri.
2009: l'affresco digitale di Gianluigi Toccafondo. Il 4 aprile 2009 viene inaugurata l'opera che suggella l'incontro tra lo scrittore Antonio Delfini e l'artista Gianluigi Toccafondo: un grande affresco digitale che copre il soffitto a volta della sala conferenze. A partire da fotografie, disegni, collage e manifesti conservati da Giovanna Delfini e dalla Biblioteca Estense, Toccafondo realizza una serie di acrilici su carta fotografica, intervenendo direttamente con il colore sul bianco e nero delle riproduzioni. Gli originali sono poi riprodotti con stampa digitale su un particolare film in pvc laminato con pellicola trasparente opaca, applicato direttamente sul soffitto.
2011: la nuova sala bebè. Il 22 agosto, dopo la pausa estiva, una sorpresa attende i piccolissimi utenti: la zona bebè, riservata a bambini da zero a tre anni. Si entra solo con le calze (o i copriscarpe, per gli accompagnatori); una pedana di cuscini a più altezze consente ai genitori di sedere accanto all'apprendista lettore, mentre il bambino può scegliere la posizione più comoda per sfogliare il suo libro (di carta, di gomma, di stoffa o di plastica) o ascoltare storie da una voce familiare. Lo spazio è l'ideale coronamento del progetto “Nati per leggere”, che punta sull'importanza della lettura fin dalla più tenera età.
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