É dedicato ai medici italiani che lavorano in Africa “Il bene ostinato”, il nuovo libro dello scrittore e giornalista Paolo Rumiz, inviato della “Repubblica” e del “Piccolo” di Trieste. Domenica 4 marzo alle 18 alla biblioteca Delfini, in corso Canalgrande 103, Rumiz ne parlerà con Paolo Lanzoni, volontario dell'associazione Cuamm, e Manuel Lugli dell'agenzia di viaggi Il nodo infinito. Il libro, edito da Feltrinelli nel 2011, è dedicato al lavoro silenzioso dei volontari dell'associazione Cuamm per l’assistenza sanitaria in Africa. L'appuntamento, in collaborazione con l’agenzia Il nodo infinito e l'associazione culturale Fusorari, fa parte del ciclo “Come un sacco di grano. Incontri con viaggiatori in partenza, di ritorno, in transito". L'ingresso è gratuito e la serata prosegue con una cena in compagnia di Paolo Rumiz al ristorante Fusorari (piazzale Torti 5, angolo Via Selmi). Parte del ricavato sarà devoluto al progetto di sostegno dell’ospedale di Mikumi in Tanzania (prenotazioni allo 059 4270436).
“Il bene ostinato” è la storia di una pattuglia di medici italiani, inquadrati nell'organizzazione Medici con l'Africa Cuamm, che da sessant'anni invia esperti sanitari in sette paesi del centro Africa (Angola, Etiopia, Kenya, Mozambico, Sudan, Tanzania e Uganda) dove la rete dei servizi sanitari territoriali è ancora primitiva o assente. L'incontro tra il Cuamm e Paolo Rumiz è la scintilla da cui nasce il libro. È l'occasione per indagare e raccontare un mondo poco conosciuto, composto da singolari emigranti, professionisti che si sradicano dall'Italia con le proprie famiglie per trapiantarsi in luoghi disagiati, pericolosi, impegnativi. Tra i 134 volontari emiliano-romagnoli partiti negli anni con il Cuamm, 17 sono originari della provincia di Modena.
Paolo Rumiz (1947), giornalista e scrittore triestino, è autore di numerosi libri. Tra i più recenti, “La leggenda dei monti naviganti” (Feltrinelli 2007), “Annibale. Un viaggio” (Feltrinelli 2008 ), “L'Italia in seconda classe” (Feltrinelli 2009), “La cotogna di Istanbul” (Feltrinelli 2010).
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