“L'illuminazione dei parcheggi dei centri commerciali è allacciata in parte alla rete privata, laddove si tratti di spazi di pertinenza o d'uso esclusivi dei fabbricati, e in parte, laddove si tratti di aree ad uso pubblico, alla rete pubblica e pertanto a carico dell’Amministrazione comunale. Ma questo non esclude che le convenzioni tra Comune e centri commerciali possano essere riviste, ovviamente con l’accordo di entrambe le parti”. È quanto ha affermato durante il Consiglio comunale di lunedì 10 dicembre l’assessore alle Attività economiche Daniele Sitta rispondendo all’interpellanza di Modena futura. L’istanza, illustrata dal capogruppo Nicola Rossi, poneva una serie di quesiti sul tema Illuminazione del parcheggio Grand’Emilia a carico dell’Amministrazione: qual è la proprietà dell’area e nel caso fosse di proprietà pubblica, quali sono le ragioni e se la stessa scelta è valsa anche per le altre strutture commerciali; come sono stati regolati i conteggi degli oneri di urbanizzazione; quanti sono e a quanto ammontano i costi di realizzazione dei parcheggi per il pubblico; quali logiche che hanno portato l’Amministrazione a farsi carico del pagamento dell’utenza e a quanto ammonta il totale pagato”.
L’assessore ha spiegato che le aree di uso pubblico derivate da urbanizzazioni secondarie sono regolate da norme valide per tutti i centri commerciali. In particolare, per quanto riguarda il Grand'Emilia, il parcheggio da 2486 posti auto realizzati con costi a carico di Coop Estense su area d'uso pubblico e a servizio delle strutture commerciali in zona, è allacciato all'illuminazione pubblica, mentre la porzione a sevizio dei dipendenti è di pertinenza privata. Nel 2011 le spese sostenute dall’Amministrazione per i 114 apparecchi di illuminazione sono state pari a 19.482 euro, “che quest'anno, con la manovra di spegnimento dalle ore 24, sicuramente si ridurranno”, ha aggiunto l’assessore precisando che lo stesso discorso vale anche per gli altri centri commerciali, come La Rotonda e I Portali, oltre che per il supermercato Esselunga di via Morane il cui piazzale di parcheggio a uso pubblico a raso è collegato all'illuminazione pubblica e il parcheggio sotterraneo è collegato alle linee private”.
Nel caso del Grand’Emilia l’assessore ha inoltre osservato che la convenzione stipulata ha posto a carico del privato le manutenzioni e le pavimentazioni del parcheggio pubblico, che di solito sono a carico del pubblico.
Sitta ha infine sottolineato come l'Amministrazione comunale abbia in corso vari progetti per la riduzione dei consumi elettrici con la sostituzione di apparecchiature con tecnologia a Led ai fini del risparmio energetico e non ha escluso la possibilità di rivedere, d’intesa con i centri commerciali, le convenzioni che sono state fatte ormai diversi anni fa.
Per il Pdl, Sandro Bellei ha affermato: “Se ho ben capito il parcheggio realizzato da un privato è stato ceduto a uso pubblico in cambio del pagamento delle utenze elettriche da parte del Comune, uno scambio vantaggioso”.
Mentre l’interpellante Nicola Rossi ha fatto notare come la risposta dell’assessore SItta ricalcasse quella già fornita alla stampa dall’assessore all’Ambiente, “mentre avremmo voluto conoscere gli oneri di urbanizzazione relativi ai parcheggi dovuti dal centro commerciale Grand’Emilia all’Amministrazione. Inoltre – ha aggiunto - se vogliamo che il centro storico sia il salotto della città, dobbiamo garantire le stesse opportunità che offriamo ai centri commerciali con fatturati molto maggiori rispetto alle attività commerciali del centro, che quest’anno hanno ricevuto un contributo di appena 30 mila euro per le luminarie”. E ha concluso: “Ne deduco che le pari opportunità non ci sono; mi aspettavo una risposta più coraggiosa, anche se prendo atto dell’apertura a rivedere le convenzioni”.
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