11/12/2012

I BIMBI A SCUOLA DA BARBABLÙ DANNO LE REGOLE AI GENITORI

Giovedì 13 dicembre festa e consegna degli attestati ai piccoli che hanno partecipato al progetto di educazione alle emozioni promosso dall’assessorato alle Pari opportunità

Giovedì 13 dicembre alle 17 al Teatro Tempio, in viale Caduti in Guerra 192, i bambini delle scuole De Amicis e i loro genitori festeggeranno “Barbablù”, il personaggio che li ha guidati in un percorso di autostima e di conoscenza di sé e dell’altro. Nell’occasione l’assessore Marcella Nordi consegnerà gli attestati ai bambini che hanno partecipato al progetto di educazione alle emozioni finanziato dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Modena.

“Promuovere una cultura dell’accoglienza, del rispetto della differenza, della lotta alle discriminazioni è tra i compiti delle istituzioni - afferma l’assessore Nordi - e sono convinta che uno dei luoghi privilegiati per approfondire e dibattere di queste tematiche debba essere proprio la scuola; per questo abbiamo creduto in questo progetto. Il percorso svolto con gli alunni delle scuole De Amicis – aggiunge l’assessore - ha portato anche alla realizzazione di un piccolo book che, oltre a testimoniare il lavoro svolto per creare il seme di una coscienza di genere nei cittadini di domani, potrà servire da stimolo e costituire la base da cui partire per genitori e insegnanti”.

Barbablù, il crudele personaggio della fiaba di trascritta da Charles Perrault nel XVII secolo, ha condotti i bambini a riconoscere la rabbia, il pericolo, la fiducia e la curiosità che porta a scoprire qualcosa di sé e degli altri, ma anche quella che mette in pericolo. E loro, i piccoli, hanno discusso, disegnato e dato un nome alle emozioni; le hanno scritte sui biglietti riposti ogni settimana nella barba-cestino di Barbablù e hanno imparato a incanalare l’aggressività in modo costruttivo. Alla fine del percorso hanno dettato le loro regole ai genitori, cioè le cose che i grandi non possono fare: “Non sgridare quando sbaglio, me lo puoi spiegare a bassa voce”, “Lasciami fare le mie scelte altrimenti mi confondo”, “Non raccontarmi bugie per spiegare i fatti” e “Non darmi botte perché mi faccio male”; “Lasciami andare fuori perché ho bisogno d’aria”.

Azioni sul documento