06/12/2012

DALLA SINAGOGA AI MUSEI, OTTO PROGETTI DI FRANCA STAGI

In mostra da martedì 11 dicembre, a quattro anni dalla scomparsa dell'architetto, una selezione dei progetti dall'archivio che la famiglia ha donato alla biblioteca Poletti

Un ricchissimo archivio formato da quasi 400 tra buste, cartelle e tubi portadisegni, donato dalla famiglia alla biblioteca Poletti, documenta l'opera dell'architetto Franca Stagi, scomparsa nel dicembre 2008. A quattro anni dalla morte, la biblioteca rende visibile al pubblico modenese una prima selezione del materiale, che sarà esposto fino al 30 marzo con il titolo "Il progetto continuo: i restauri di Franca Stagi per Modena". L'iniziativa verrà presentata martedì 11 dicembre alle 18 alla sala Ex oratorio del Palazzo dei Musei (largo Porta Sant'Agostino 337), alla presenza di Gabriele Giacobazzi, assessore alla Programmazione, gestione del territorio e infrastrutture del Comune di Modena e degli architetti Matteo Agnoletto e Laura Domenichini, curatori della mostra. Alle 19 ci si sposterà nella sede della biblioteca al primo piano, dove interverrà anche il sindaco Giorgio Pighi per il taglio del nastro. L'esposizione si avvale del patrocinio dell'Ordine degli architetti di Bologna e presenta otto progetti di restauro: il Collegio San Carlo, il Foro Boario, il Palazzo dei Musei, il Teatro Comunale, la Sinagoga, il comparto San Paolo, il comparto Sant'Eufemia e l'Ospedale Sant’Agostino. La mostra si può vedere negli orari di apertura della biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19 e dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 13.
"La vita professionale di Franca Stagi è profondamente connessa con la storia recente della nostra città, alla quale Stagi ha dato un contributo eccezionale, sia progettando il restauro di edifici storici, sia partecipando al dibattito culturale, con posizioni anche estreme, ma sempre con passione e assoluta correttezza", commenta l'assessore Giacobazzi: "Il suo archivio rappresenta un lascito importante per la nostra città e siamo grati alla famiglia per averlo donato alla biblioteca Poletti, che con questa acquisizione arricchisce ulteriormente il proprio patrimonio".
Il materiale disponibile nell'archivio di Franca Stagi, donato dalla famiglia alla Biblioteca Poletti nel 2009, è composto complessivamente da 296 buste, 7 cartelle e 88 tubi portadisegni. La mostra è una selezione di disegni preparatori, elaborati tecnici di cantiere, modelli in legno e fotografie testimoniano il percorso dell'architetto, un progetto continuo per il centro storico. L’obiettivo della rassegna è di chiarire come sia possibile agire sul patrimonio tutelato, seguendo un metodo coerente di intervento. L'auspicio, che non vuole esaurire la conoscenza dell’opera architettonica di Franca Stagi, è di porsi come un'anteprima sull'archivio, per avviare lo studio di una figura significativa nell'ambito dell'architettura e della cultura modenese.
Franca Stagi nasce a Modena il 26 agosto 1937. Nel 1962 si laurea in architettura al Politecnico di Milano e lo stesso anno ottiene l’abilitazione professionale. Nel 1963 si iscrive all’ordine degli architetti di Bologna e apre a Modena uno studio di architettura assieme all’architetto Cesare Leonardi. Dal 1985 prosegue la professione autonomamente fino al 2008, anno della sua morte. La prima fase della sua attività è relativa ai progetti realizzati in collaborazione con l’architetto Leonardi, tra i quali si ricordano i centri nuoto di Vignola e di Mirandola, i parchi Amendola a Modena e Pontesanto a Imola, e la partecipazione ad importanti concorsi pubblici come quello per il parco della Resistenza a Modena e per il cimitero comunale di Modena, senza tralasciare, poi, l'importante pubblicazione, nel 1982, del volume L’architettura degli alberi, incentrato sullo studio delle essenze arboree e finalizzato alla progettazione di aree verdi. Nella seconda fase della sua produzione professionale Franca Stagi privilegia il restauro e il recupero dei beni architettonici storici dei centri urbani. A questi progetti si aggiungono anche il restauro della Cattedrale di Carpi, la realizzazione della scuola materna e nido d’infanzia “Sandra Forghieri” situata in via Frescobaldi a Modena. Risale al 2008 la stesura del volume "Il grande porticato di piazza d’Armi", realizzato in collaborazione con Patrizia Curti.

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