06/12/2012

ALL'INGRESSO DI "CURIOSA" 12 FIGURINE NATALIZIE GIGANTI

C'è anche il Museo della figurina a ModenaFiere fino a domenica 9 dicembre

Bambini alle prese con ceste di doni e genitori carichi di giocattoli, paesaggi innevati e angeli che vegliano sulla città, abeti appena recuperati dal bosco e alberi addobbati. Così le figurine interpretano il Natale, abbandonando il loro piccolo formato e trasformandosi in gigantografie, per la mostra "Cose di Natale: ingrandimenti di figurine a tema natalizio", che da oggi, giovedì 6, fino a domenica 9 dicembre accoglierà i visitatori di ModenaFiere in occasione di "Curiosa, idee, atmosfere e sapori di Natale in fiera". Con 12 ingrandimenti di più di due metri il Museo della figurina esce dalla sede di Palazzo Santa Margherita e si sposta in viale Virgilio, dove la mostra si può visitare negli orari della fiera, giovedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 23 e domenica dalle 10 alle 20.

Gli ingrandimenti sono tratti da una serie di figurine pubblicate nel 1910 dalla ditta di cioccolato Suchard con sede a Neuchâtel e da varie serie della Stollwerck di Colonia. Queste ultime venivano disegnate da illustratori di talento, firme nel campo artistico dell’epoca, operanti soprattutto nell'ambito Jugendstil e vicini alla Secessione di Monaco. Questi capolavori in miniatura cominciarono a essere inseriti nelle barrette di cioccolato, distribuite attraverso macchine automatiche già dal 1887. La forma allungata di queste figurine dipende proprio dalle misure delle barrette in commercio.

Il Museo della Figurina è aperto in corso Canalgrande 103, con ingresso gratuito, da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19. Fino al 24 febbraio ospita la mostra "Cose da niente: Il fascino discreto degli oggetti", curata daThelma Gramolelli con la collaborazione di Paola Basile e Maria Giovanna Battistini. Propone, attraverso 200 illustrazioni d'epoca, un viaggio nel passato tra oggetti ormai caduti in disuso, come coni da zucchero, sali da fiuto e macinini, o rari, come la "magiostrina" o lo "strandkorb". Realizzata col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è accompagnata da un catalogo con testi e racconti inediti che rievoca un giornale di fine Ottocento e da un'installazione di Clementina Mingozzi.

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