L’Amministrazione comunale spende per le iniziative che si svolgono nei luoghi pubblici della città, piazze o parchi, complessivamente 160 mila euro erogati come contributo a eventi sostenuti per due terzi da sponsorizzazioni private. Vale a dire che praticamente tutte le risorse che vanno per la cultura (complessivamente 9 milioni 700 mila euro) sono destinate alla vita degli istituti culturali, come biblioteche, musei e teatri. In particolare, i teatri, nonostante la riduzione del numero degli spettacoli, hanno dato una notevole dimostrazione di vitalità anche in questa stagione teatrale, ma è evidente che andare sotto un certo numero di rappresentazioni, concerti, balletti avrebbe effetti fortemente negativi, perché si comprometterebbe il ruolo, l’identità e la forza che i due teatri hanno.
Lo ha ribadito l’assessore alla Cultura Roberto Alperoli rispondendo a un’interrogazione urgente di Federico Ricci di Sinistra per Modena che esprimeva preoccupazione per la situazione dei teatri Luciano Pavarotti e Ert-Teatro Storchi e Teatro delle Passioni.
L’assessore ha innanzitutto sottolineato l’assoluta importanza di continuare a sostenere i teatri modenesi; ha annunciato una prossima seduta della Commissione servizi sul tema e ha fornito alcuni dati. Nel 2012 il Comune ha destinato al Teatro comunale un milione 410 mila euro, lo 0,7 per cento del bilancio comunale. A Ert sono stati destinati 686 mila euro, pari allo 0,34 per cento del bilancio. Complessivamente ai due istituti sono andati 2 milioni 96 mila euro (1,04 dell’intero bilancio). La vicina Reggio Emilia vi destina 2 milioni 96mila euro, pari all’1,59 per cento e Ferrara l’1,28 per cento del bilancio comunale. Per gli anni 2011 e 2012 la Fondazione cassa di risparmio di Modena ha erogato al Teatro comunale 1 milione 446 mila euro, comprensivi anche delle Bande militari; mentre i contributi a Ert, comprendono 330 mila euro di contributo annuale, 300 mila euro per “Vie” nel 2011 e 180 mila nel 2012, 50 mila euro per un corso di formazione per attori a cadenza biennale. Attraverso sponsorizzazioni private ed erogazioni liberali arrivano ai teatri altre somme, nell’ordine di 330 mila euro nel 2011 al Comunale (280 mila quest’anno) e di circa 30 mila euro a Ert.
Nell’istanza Ricci sottolineava come la riduzione dei contributi avesse determinato per la Fondazione Teatro Comunale e per i teatri Ert tagli alle stagioni teatrali, al personale e nella gestione stessa dei teatri con chiusure prolungate, come inoltre mettesse a rischio le produzioni che costituiscono un introito, la credibilità dei teatri e il loro ruolo nella promozione e divulgazione della cultura. Dall’altra parte, proprio un investimento sulla cultura, secondo Ricci, determinerebbe “un ritorno sulla qualità della vita della popolazione e una crescita della collettività”, creerebbe posti di lavoro ed entrate anche in termini di flussi turistici, “mentre a Modena dal 2002 si è sempre intervenuti sacrificando le risorse dedicate al teatro, con percentuali di incidenza maggiori rispetto ad altri servizi”.
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