13/11/2012

TRE SCIENZIATI SPIEGANO COME “ACCENDERE LA LUCE”

Al via mercoledì 14 novembre all'auditorium Biagi il ciclo di incontri “La curiosità fa lo scienziato”, un progetto che prevede anche laboratori per centinaia di studenti

 



Spiritualità, visione, colore, vita, onde elettromagnetiche, cieli stellati, teorie e modelli al confine tra mitologia e scienza: è dedicato alla luce il nuovo ciclo di appuntamenti “La curiosità fa lo scienziato”: tre incontri pubblici, che lo scorso anno hanno visto la partecipazione di circa 3mila spettatori, ma anche laboratori, gite e sperimentazioni rivolte a seicento studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Modena. Si comincia mercoledì 14 novembre alle 21 all'auditorium Biagi in largo Marco Biagi 10, con “Storie controverse di luce e di scienza”, a cura di Stefano Ossicini, con l'introduzione di Rossella Brunetti. L'iniziativa, a ingresso gratuito, è promossa dalle Biblioteche del Comune di Modena in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Sulla natura della luce ci si interroga fin dall’antichità, elaborando modelli e teorie tra mito e scienza. Il cielo luminoso ha costituito per millenni il primo e unico laboratorio scientifico. La scoperta delle onde elettromagnetiche ha ampliato il campo di interesse con la comparsa delle “luci invisibili”. I relatori guideranno il pubblico a riflettere sulla natura fisica della luce, mettendo in evidenza i profondi legami tra luce e vita, luce e conoscenza scientifica, luce e tecnologia.
Stefano Ossicini svolgerà un intervento dedicato a controversie, frodi, errori, illusioni dal fronte della scienza. Prendendo spunto da clamorose truffe scientifiche a proposito della luce, la riflessione arriverà a comprendere i problemi più scottanti e attuali di validazione dei risultati, meccanismi di autocorrezione e corretta informazione pubblica delle ricerche scientifiche. Ossicini è ordinario di Fisica sperimentale all'Università di Modena e Reggio Emilia, ricercatore all'Istituto Nanoscienze del Cnr di Modena e direttore del Centro “En&Tech” su risparmio energetico e fonti rinnovabili. In ambito divulgativo è autore della commedia “Non ho nulla da rimproverarmi: 1911 Stoccolma e dintorni”, sulla figura di Marie Curie, e di “L’universo è fatto di storie, non solo di atomi”.
Il 28 novembre alle 21 Rodolfo Guzzi, dell'Agenzia spaziale italiana, interverrà sul tema “La luce: cosa, come, quando”, spaziando dalla filosofia greca a quella araba, dalla spiritualità ai concetti di visione e percezione. Rodolfo Guzzi è Emerito della Optical society of America. Dal 2001 presta servizio all’Agenzia spaziale italiana. I suoi interessi riguardano l’utilizzo dei sistemi di telerilevamento in campo geofisico sia della terra solida sia della terra fluida. E' tra i fondatori di Geo, Gruppo di Osservazione della Terra) che raccoglie i contributi di oltre 70 paesi. In ambito divulgativo è autore di libri per ragazzi e di “La strana storia della luce e del cielo”.
Mercoledì 5 dicembre Olmes Bisi, dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, presenterà “La luce e la vita sulla terra”. Il ristretto intervallo di onde elettromagnetiche che riescono ad attraversare l’atmosfera terrestre e che chiamiamo “spettro visibile” ha plasmato l’evoluzione degli esseri viventi, consentendo la fotosintesi vegetale e le diverse tipologie di visione caratteristiche del mondo animale. Ha inoltre permesso lo sviluppo del pensiero artistico e del gusto estetico nella specie umana, frutto della capacità di distinguere le diverse frequenze attraverso i colori. Bisi è ordinario di Fisica Sperimentale presso la Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia, ricercatore all'Istituto Nanoscienze del Cnr di Modena, membro di progetto dell'atelier “Raggio di luce” promosso da Reggio Children e dell'atelier “Di onda in onda” di Ligonchio, dedicato ad acqua ed energia. Oltre che di numerose pubblicazioni scientifiche, è autore di “Visibile e invisibile, le meraviglie dei fenomeni luminosi”.

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