Spiritualità, visione, colore, vita, onde elettromagnetiche, cieli stellati, teorie e modelli al confine tra mitologia e scienza: è dedicato alla luce il nuovo ciclo di appuntamenti “La curiosità fa lo scienziato”: tre incontri pubblici, che lo scorso anno hanno visto la partecipazione di circa 3mila spettatori, ma anche laboratori, gite e sperimentazioni rivolte a seicento studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Modena. Si comincia mercoledì 14 novembre alle 21 all'auditorium Biagi in largo Marco Biagi 10, con “Storie controverse di luce e di scienza”, a cura di Stefano Ossicini, con l'introduzione di Rossella Brunetti. L'iniziativa, a ingresso gratuito, è promossa dalle Biblioteche del Comune di Modena in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Sulla natura della luce ci si interroga fin dall’antichità, elaborando modelli e teorie tra mito e scienza. Il cielo luminoso ha costituito per millenni il primo e unico laboratorio scientifico. La scoperta delle onde elettromagnetiche ha ampliato il campo di interesse con la comparsa delle “luci invisibili”. I relatori guideranno il pubblico a riflettere sulla natura fisica della luce, mettendo in evidenza i profondi legami tra luce e vita, luce e conoscenza scientifica, luce e tecnologia.
Stefano Ossicini svolgerà un intervento dedicato a controversie, frodi, errori, illusioni dal fronte della scienza. Prendendo spunto da clamorose truffe scientifiche a proposito della luce, la riflessione arriverà a comprendere i problemi più scottanti e attuali di validazione dei risultati, meccanismi di autocorrezione e corretta informazione pubblica delle ricerche scientifiche. Ossicini è ordinario di Fisica sperimentale all'Università di Modena e Reggio Emilia, ricercatore all'Istituto Nanoscienze del Cnr di Modena e direttore del Centro “En&Tech” su risparmio energetico e fonti rinnovabili. In ambito divulgativo è autore della commedia “Non ho nulla da rimproverarmi: 1911 Stoccolma e dintorni”, sulla figura di Marie Curie, e di “L’universo è fatto di storie, non solo di atomi”.
Il 28 novembre alle 21 Rodolfo Guzzi, dell'Agenzia spaziale italiana, interverrà sul tema “La luce: cosa, come, quando”, spaziando dalla filosofia greca a quella araba, dalla spiritualità ai concetti di visione e percezione. Rodolfo Guzzi è Emerito della Optical society of America. Dal 2001 presta servizio all’Agenzia spaziale italiana. I suoi interessi riguardano l’utilizzo dei sistemi di telerilevamento in campo geofisico sia della terra solida sia della terra fluida. E' tra i fondatori di Geo, Gruppo di Osservazione della Terra) che raccoglie i contributi di oltre 70 paesi. In ambito divulgativo è autore di libri per ragazzi e di “La strana storia della luce e del cielo”.
Mercoledì 5 dicembre Olmes Bisi, dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, presenterà “La luce e la vita sulla terra”. Il ristretto intervallo di onde elettromagnetiche che riescono ad attraversare l’atmosfera terrestre e che chiamiamo “spettro visibile” ha plasmato l’evoluzione degli esseri viventi, consentendo la fotosintesi vegetale e le diverse tipologie di visione caratteristiche del mondo animale. Ha inoltre permesso lo sviluppo del pensiero artistico e del gusto estetico nella specie umana, frutto della capacità di distinguere le diverse frequenze attraverso i colori. Bisi è ordinario di Fisica Sperimentale presso la Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia, ricercatore all'Istituto Nanoscienze del Cnr di Modena, membro di progetto dell'atelier “Raggio di luce” promosso da Reggio Children e dell'atelier “Di onda in onda” di Ligonchio, dedicato ad acqua ed energia. Oltre che di numerose pubblicazioni scientifiche, è autore di “Visibile e invisibile, le meraviglie dei fenomeni luminosi”.
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