14/11/2012

PSC / 3 - LE POSIZIONI DELLA MAGGIORANZA NEL DIBATTITO

In Consiglio comunale sono intervenuti sul tema Federico Ricci, Salvatore Cotrino, Stefano Rimini, Michele Andreana, Giulia Morini e Giancarlo Campioli

Sulla proposta di linee di indirizzo per il Psc, per la maggioranza sono intervenuti i consiglieri Federico Ricci, Salvatore Cotrino, Stefano Rimini, Michele Andreana, Giulia Morini e Giancarlo Campioli.

Federico Ricci di Sinistra per Modena ha evidenziato che il Psc e il Rue trattano della tutela di tutti i modenesi di oggi e di domani: “Per noi prima di tutto bisogna riqualificare, basta con il consumo di suolo, e servono interventi per la locazione permanente. Nel documento non ritroviamo in modo compiuto una discontinuità rispetto al passato: nei prossimi dieci anni è prevista una riduzione della Superficie agricola utilizzabile di 918 metri quadrati al giorno e si andrà verso la crescita della presenza di alloggi vuoti senza calmierare il mercato”.

Per il Pd, Salvatore Cotrino, rispondendo a Eugenia Rossi, ha precisato che “non c’è alcuna violazione della legge regionale, siamo in una fase precedente a quella cui si riferisce la consigliera”. Cotrino ha definito “positiva” l’impostazione delle linee di indirizzo del Psc “che ha progetti ambiziosi: si dovranno combinare regole chiare e flessibilità”, ha ribadito l’importanza di “limitare l’utilizzo di nuovo territorio” ed evidenziato l’importanza di fare di Modena un centro logistico e di intervenire sul centro storico. Stefano Rimini ha evidenziato la necessità di un Psc fondato innanzitutto sul criterio della sostenibilità: “Il rispetto del territorio deve essere la priorità e obiettivo del Psc deve essere il saldo zero del consumo del territorio. Si tratta di un obiettivo difficile, ma realizzabile se c’è volontà politica, con la riqualificazione e il recupero di realtà esistenti che oggi rischiano di cadere in degrado e di creare situazioni socialmente difficili”. Il consigliere ha infine sottolineato il bisogno di rivedere il regolamento relativo alla distribuzione dei Peep. Michele Andreana ha definito “largamente condivisibili” le indicazioni contenute nel documento: “Si va oltre la disputa tra crescita zero e crescita sostenuta, che oggi non abbiamo più, e ci si concentra sulla necessità di fornire alle famiglie modenesi un quadro abitativo conforme alle esigenze demografiche, in crescita contenuta; se ci si assestasse solo sull’esistente si rinuncerebbe a rispondere a questi bisogni”. Secondo il consigliere, per attuare l’housing sociale limitando l’uso del suolo “è necessario recuperare le aree in disuso attraverso la trasformazione del territorio”. Giulia Morini ha evidenziato come una “legislazione sbagliata” abbia avviato “meccanismi perversi”. Per la consigliera, “Modena ha il dovere di imprimere una nuova visione alle proprie politiche dell’urbanistica” e tra gli obiettivi “importanti e inediti” delle linee di indirizzo del Psc individua “usare il meno possibile suolo a destinazione agricola, dotarsi di norme che agevolino e incentivino il recupero e identificare strumenti imprenditoriali per la riqualificazione”. Secondo Giancarlo Campioli “ci sono tre elementi da evidenziare: il connubio tra esigenza di sviluppo della città ed esigenze di salvaguardia e difesa dell’ambiente; una attenta pianificazione dei fabbisogni, degli obiettivi da perseguire e delle opere da ritenersi indispensabili in un contesto di progressivi tagli delle risorse; il livello di gravità della crisi che pone tra le esigenze prioritarie la crescita economica, la ripresa degli investimenti e le azioni da attuare a sostegno dell’economia, del lavoro e della domanda”.

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