Mantenere il presidio territoriale di raccordo con gli Enti locali; valorizzare nell’ambito degli investimenti le competenze locali anche per quanto riguarda l’occupazione; operare in rete con tutti i soggetti che possono valorizzare l’esperienza territoriale dell’azienda; accelerare i programmi sul fronte della ricerca, in particolare energetica e della gestione dei rifiuti volta al recupero (“Polo del Riciclo e del Riuso” di via Caruso), con l’obiettivo di realizzare il tutto entro la fine del 2013. E ancora: una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, a migliorare la qualità del servizio e le relazioni con gli utenti e a dare piena attuazione al protocollo siglato nella giornata di oggi, lunedì 8 ottobre, con le organizzazioni sindacali.
Sono alcuni degli aspetti principali su cui il Consiglio comunale di Modena, attraverso due ordini del giorno del Pd, ha chiesto garanzie a Hera impegnando il sindaco a farsene portavoce. Le mozioni sono state approvate lunedì 8 ottobre contestualmente alla delibera che ha dato il via libera alla fusione tra Hera e Acegas Aps.
Il primo documento (approvato con i voti del Pd, contrari Modena futura, Pdl, Modena5stelle-beppegrillo.it, Sinistra per Modena, Etica e legalità), illustrato dal capogruppo Paolo Trande ed emendato su proposta di Michele Andreana, che ha chiesto di inserirvi anche il protocollo firmato tra Hera e le organizzazioni sindacali, chiede inoltre un impegno volto a promuovere celermente l’unione aziendale con Aimag “per rendere organica e sistemica l’organizzazione e il ruolo degli Enti locali territoriali all’interno della holding”.
La seconda mozione (favorevole il Pd tranne Andreana astenuto, contrari Modena futura, Pdl, Modena5stelle-beppegrillo.it, Sinistra per Modena, Etica e legalità), presentata dal consigliere Enrico Artioli, individua alcune priorità in ambito tecnologico (come la mobilità elettrica e la distribuzione ed accumulo di energia da fonti rinnovabili), gestionale (per garantire sicurezza e trasparenza negli appalti di sub fornitura, oltre che la salvaguardia dei lavoratori svantaggiati) e della clientela (per aumentare l’efficienza e ridurre i costi per i cittadini). Inoltre, la mozione indica per l’azienda la necessità di dotarsi di strumenti sempre più moderni per rispondere in modo più flessibile alle richieste dei cittadini, per dialogare con enti e realtà territoriali, per sviluppare una programmazione degli investimenti a beneficio della qualità ambientale e dei servizi. Di fronte dell’evoluzione dimensionale dell’azienda e dell’assetto azionario, si chiede inoltre a Hera di valorizzare al meglio le competenze presenti sul territorio con attenzione al versante occupazionale e di dialogare e operare in rete con i soggetti economici e le associazioni, i sindacati e le fondazioni capaci di valorizzare l’esperienza territoriale nell’azienda. Sottolinea, infine, la necessità da parte degli Enti locali “di sviluppare politiche di area vasta, senza essere condizionati da sterili localismi, di rafforzare reciproci contatti e convergenze per dare all’azienda indirizzi condivisi evitando il pericolo della frammentazione della proprietà” e impegna il Comune di Modena a operare in tal senso.
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