Perché nostro figlio non mangia? E’ normale che di notte non dorma? Non riesco ad essere mamma, moglie e donna contemporaneamente, ho bisogno di una mano. Non può essere che solo la madre è in grado di sapere cosa è meglio per il figlio, io da padre che ruolo ho allora?
Sono alcuni dei quesiti che quasi tutti i genitori si pongono quando si ritrovano per la prima volta a vivere la difficile ed emozionante avventura di crescere un figlio. Dubbi, paure e difficoltà a cui cerca di rispondere il ciclo di incontri “Noi e nostro figlio: cinque appuntamenti con esperti rivolto a genitori di bambini da 0 – 1 anni che spaziano dalla psicologia all’alimentazione e al gioco strutturati in modo da dare spazio alla “conversazione” tra genitori, allo scambio d'esperienze, alla socializzazione delle difficoltà, al confronto tra diversi stili educativi. Lo scopo è sviluppare e sostenere nei genitori la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di comprendere il bambino, renderli maggiormente consapevoli delle difficoltà comuni a molti e guidarli nella presa di responsabilità delle scelte educative adeguate alla propria famiglia, senza recepire passivamente i consigli degli esperti.
Gli incontri, ai quali possono partecipare fino a 40 genitori (20 nuclei familiari) rappresentano un'opportunità di confronto e di scambio tra madri e padri per condividere emozioni e preoccupazioni, e per affrontare con maggiori conoscenze eventuali difficoltà. Vengono organizzati due volte l’anno (a febbraio-marzo e a ottobre-novembre) e l’edizione autunnale prenderà inizio sabato 6 ottobre dalle 9.30 alle 11.30 al “Nido Pellico” di via San Pellico 45.
“Al ciclo di conversazioni che sta prendere avvio si sono iscritte anche alcune persone straniere, provenienti da altri continenti. Ciò consentirà di arricchire le conversazioni attraverso il confronto tra culture di coppia, di cura dei minori e, perché no, culture alimentari molto diverse. Le differenze, che siano di genere o di nazionalità rappresentano delle risorse”, commenta l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti. “Non ci sono definizioni esatte del ‘bravo genitore’, né un unico metodo di educazione – prosegue Maletti – ma esiste un percorso alla scoperta del proprio stile, che avviene attraverso l'osservazione di sé e degli altri sia adulti che bambini”.
Tra le preoccupazioni e incertezze legate al nuovo ruolo genitoriale, emergono le difficoltà derivanti dai cambiamenti nella relazione di coppia a seguito della nascita di un figlio, la necessità di comprendere bisogni evolutivi e le tappe dello sviluppo dei propri figli, così come conoscere quali sono i cibi più sani per il piccolo e perché è così importante il gioco nella sua crescita. Il gruppo di confronto tra genitori ha funzioni formative importanti quanto le informazioni dell'esperto, consente di creare coesione, sollecita curiosità e accompagna a scoperte che aiutano ad uscire da stereotipi e pregiudizi.
Talvolta a distanza di qualche mese dal termine del percorso i genitori desiderano ritrovarsi a distanza di qualche tempo per confrontarsi nuovamente con i bambini più grandi, che richiedono atteggiamenti e comportamenti differenti dai precedenti. In questo percorso successivo spesso sono accompagnati da operatori del Centro per le famiglie, in alcuni casi proseguono le esperienze in autonomia (gruppi di auto-aiuto) e quasi sempre la rete amicale che si è formata durante il corso rimane nel tempo.
Alle famiglie di neogenitori il Centro per le famiglie invia direttamente il depliant dell’iniziativa per comunicare l’opportunità di partecipare al corso (per informazioni è possibile rivolgersi al Centro per le famiglie, piazzale Redecocca 1, tel. 059 2033614, il lunedì e giovedì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18).
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