Sono 604 i cani che nel 2011 sono stati accolti nel canile intercomunale di Modena, di cui 398 provenienti dalla città. Le adozioni sono state 176 e i cani resi ai proprietari 357, mentre le rinunce sono state 47. Al 30 agosto 2012 i cani presenti erano 260, con un ingresso medio di 40-45 cani al mese di cui circa 20 vengono adottati e 25 resi al proprietario.
I dati del canile di via Nonantolana sono stati illustrati dall’assessore all’Ambiente Simona Arletti nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 1 ottobre e hanno introdotto la delibera per il rinnovo della convenzione con i Comuni di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Nonantola e Soliera, dall’1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2014, per il servizio di gestione del canile intercomunale e per attività veterinarie non istituzionali. Il provvedimento è stato approvato con il voto favorevole di Pd, Sinistra per Modena, Idv, Modena5stelle-beppegrillo.it, Modena futura e il consigliere Gian Carlo Pellicani del Pdl; contrario del Pdl e con l’astensione di Mpa.
“La spesa prevista per il 2012 per il canile, che ha una capienza massima di 320 cani, è di 251 mila euro”, ha spiegato Arletti. “I comuni convenzionati contribuiscono per un totale di 118 mila euro e i proventi per il recupero di animali da gennaio ad agosto corrispondono a oltre 11 mila euro. Il costo a carico del Comune ammonta quindi a meno di 122 mila euro”. L’assessore ha evidenziato la difficoltà del calcolo dei costi a carico dei Comuni, perché il costo medio del mantenimento dei cani non è facilmente preventivabile a causa, in particolare, della variabile delle analisi e cure mediche. Le risorse vanno infatti a coprire il servizio di gestione, che comprende anche il servizio di recupero 24 ore su 24, i servizi veterinari (compresi gli interventi speciali in clinica), le spese per medicinali e le utenze.
Attualmente il canile è gestito in appalto dall’associazione temporanea d’impresa cooperativa Aliante/cooperativa Caleidos, con obbligo di convenzione con una o più associazioni di volontariato (associazione Gruppo Argo). Il servizio di attività veterinarie è stato assegnato, tramite gara, a un gruppo di tre veterinari coordinati dal dottor Cesare Lazzaroni.
“Ricordo che è la legge che obbliga i Comuni a istituire servizi per il controllo della popolazione canina e ad assicurarne il ricovero e la custodia in apposite strutture”, ha proseguito Arletti. “Il canile intercomunale di via Nonantolana 1219 è stato realizzato nel 2004 e contestualmente è stata definita la convenzione con gli altri Comuni, che rappresenta un positivo esempio di sinergia del territorio per gestire un servizio che ha una serie di peculiarità, quali il rapporto con i cittadini, con animali anche in difficoltà, con associazioni. Il Comune – ha continuato l’assessore – si è limitato a ripartire i costi secondo criteri oggettivi e da tempo condivisi con gli altri comuni, corrispondenti a un 50 per cento a seconda della popolazione residente e a un 50 per cento sulla base dell’estensione territoriale”.
Il canile intercomunale, in collaborazione con i gestori e le associazioni di volontariato animaliste di Modena ogni anno propone diverse iniziative. Lo scorso settembre, ad esempio, ha organizzato al Parco Ferrari la terza edizione dell’appuntamento pro-adozione ospiti del canile e ha proposto il concorso fotografico “Scatti bestiali”. “Il canile ha inoltre permesso di gestire al meglio – ha aggiunto Arletti – le emergenze legate a sequestri: 32 cani il 30 novembre del 2011 e otto la scorsa settimana. Negli scorsi mesi ha inoltre dato la disponibilità ad aiutare altri Comuni in difficoltà a seguito del sisma”. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito dedicato www.comune.modena.it/canile).
Sul tema è intervenuta Elisa Sala del Pd, che ha parlato di “segnale importante”. Per la consigliera si tratta di “un passo ulteriore rispetto al percorso fatto dal 2004 a oggi: la condivisione con altri Comuni consente di ottenere risultati migliori, soprattutto per sorveglianza e monitoraggio. Intervenire sul randagismo è importante per il benessere degli animali ed è anche una questione di sicurezza stradale e dei cittadini, fisica e sanitaria”. Per Eugenia Rossi di Idv il servizio del canile intercomunale “è importantissimo e dà il segno della nostra civiltà. E’ fondamentale che non si consideri la struttura come un albergo ma come una sede di passaggio fino all’adozione. Perciò, tutte le iniziative mirate a trovare una nuova casa ai cani sono lodevoli”. La consigliera ha infine suggerito di estendere la convenzione anche ad altri territori e di affidare tramite bando il servizio veterinario. Federico Ricci di Sinistra per Modena ha definito l’attività del canile intercomunale “un’esperienza di eccellenza vista come esempio. Concordo che il grado di civiltà della comunità modenese si vede anche da come è in grado di prendersi cura di tutti: della popolazione umana e delle altre forme di vita.
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