Teatrini, scatole, oggetti d'antiquariato, cimeli scientifici e taccuini inediti: sono gli “Oggetti esclamanti” realizzati dall'artista modenese Lucio Riva ed esposti alla biblioteca d'arte Luigi Poletti a Palazzo dei musei, che sabato 6 ottobre alle 17 si potranno ammirare nel corso di una visita guidata in compagnia dello stesso artista. In occasione della Giornata del contemporaneo la biblioteca aprirà alle 17 per chi desidera visitare la mostra, che resterà allestita fino al 17 novembre in largo Porta Sant'Agostino 337.
Il titolo della mostra viene dal “Racconto in scatola” di Ugo Cornia, che scrive: “E in quel momento ho pensato che forse a modo loro gli oggetti, ogni tanto, mentre stanno lì, appoggiati sul mondo si fanno delle loro esclamazioni. Per qualche secondo diventano oggetti esclamanti.”
Lucio Riva (classe 1928), decano degli artisti modenesi, vive e lavora a Modena nella sua casa studio di Via del Teatro 1, una specie di Wunderkammer nella quale da sempre ha invitato artisti, collezionisti ed amici per mostrare i propri lavori. Un artista schivo che non ama molto le gallerie e gli spazi privati, la cui esistenza è inestricabilmente intrecciata a quella dei numerosissimi oggetti che letteralmente “popolano” la sua abitazione e che assembla creando opere in cui si sedimentano ricordi personali e reminiscenze culturali che aprono a profonde riflessioni filosofiche. Si tratta di scatole, ma non solo, anche di veri e propri teatrini che fungono da archivi e memorie di vita vissuta: raffinate combinazioni di oggetti, i più svariati e curiosi, che lontani dal loro abituale valore d'uso, ci parlano di sé per poi divenire qualcosa d'altro, di misterioso, e fonte di sconfinata meraviglia. Cimeli scientifici, oggetti d'antiquariato e di modernariato, vecchie fotografie, mappe geografiche, ma anche tanto altro, convivono insieme secondo una modalità di comporre oggetti eterogenei che richiama l'opera dell'americano Joseph Cornell e risale fino a Duchamp con i suoi contenitori che raccoglievano insieme tracce di idee, immagini e frammenti.
Per Riva gli oggetti sono dei significanti ricchi di forza evocativa e vanno intesi come testi di rappresentazione di una realtà “altra”: tra gli elementi che ricorrono con insistenza l'orologio, allusivo al tempo che fugge inarrestabile e la sedia intesa come “palcoscenico del mondo”. Riva è anche autore di un numero impressionante di taccuini, alcuni dal formato minuscolo, veri e propri libri d'artista in esemplare unico, in cui scrittura e immagini vanno a comporre una sorta di diario privato. La mostra propone una vasta selezione di queste opere, frutto della pluri-decennale attività dell'artista e presenta i taccuini che vengono esposti per la prima volta insieme ai lavori più recenti dell'artista.
La mostra si può sempre visitare negli orari di apertura della biblioteca: lunedì pomeriggio dalle 14.30 alle 19, da martedì a venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, sabato mattina dalle 8.30 alle 13.
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