13/10/2012

450 GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE NELLE ZONE TERREMOTATE

L’assessore Fabio Poggi: “È partito il percorso che consentirà di definire i progetti. Due le aree di intervento: attività educative, assistenza ad anziani e minori”

Quattrocentocinquanta giovani faranno servizio civile per un anno nelle zone colpite dal terremoto. Il Comune di Modena, assieme ai Comuni e alle Unioni di Comuni del cratere, al Copresc e agli enti del terzo settore accreditati per il servizio civile, sta lavorando alla definizione dei progetti in cui saranno impegnati i giovani, in vista del bando straordinario nazionale che prevederà l’impiego di 350 volontari italiani e di quello regionale che darà la stessa possibilità a cento ragazzi comunitari e stranieri residenti in Italia.

“Due le aree di intervento in cui i volontari potranno impegnarsi a favore delle popolazioni colpite dal sisma: l’assistenza verso persone anziane o minori e l’attività educativa rivolta a bambini e ragazzi”, spiega l’assessore alle Politiche giovanili e Cooperazione internazionale del Comune di Modena Fabio Poggi, che è anche presidente del Copresc, il Coordinamento provinciale degli enti di servizio civile.

“È già partito il percorso, che sulla base di un intenso lavoro di coprogettazione, frutto dell’impegno congiunto degli enti locali delle zone colpite dal sisma con l’apporto delle realtà no profit, consentirà di predisporre i progetti sulla base dei quali il ministero della Cooperazione internazionale pubblicherà il bando straordinario, previsto per il mese di novembre, come annunciato dal ministro Andrea Riccardi a settembre”.

Il bando straordinario del Ministero definirà i tempi e i modi delle candidature; vi potranno partecipare in particolare i giovani delle regioni colpite dal terremoto, con priorità per quelli residenti proprio nei comuni del cratere.

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