Venerdì 5 ottobre dalle 9 alle 12 davanti al Tribunale di Modena, in occasione della ripresa del processo a Alessandro Persico, si svolgerà il presidio “Stop femminicidio” promosso da diverse organizzazioni femminile. Persico è accusato di aver ucciso la compagna trentaseienne Barbara Cuppini a Serramazzoni il 18 giugno dello scorso anno.
“I femminicidi sono la punta dell’iceberg di un fenomeno tristemente diffuso, quello della violenza sulle donne”, afferma la presidente del Consiglio comunale Caterina Liotti. “Nel 2011 sono state 97 le donne uccise in Italia di cui 14 in Emilia-Romagna e 5 a Modena; nei primi nove mesi di quest’anno sono già 87 le vittime, ma migliaia sono le donne che tutti i giorni si trovano a fare i conti con diverse forme di violenza. Il nostro Paese – continua la presidente - resta fanalino di coda nelle politiche di contrasto del fenomeno; la ministra Elsa Fornero ha sottoscritto in queste settimane, pur con molto ritardo, la Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e alla violenza domestica, già firmata da 21 Paesi europei. Quella contro la violenza è un battaglia di civiltà che dobbiamo combattere tutti insieme, donne e uomini, associazioni e istituzioni; al di là del caso specifico non si può dover pagare con la vita la fine di una relazione d’amore”.
Le associazioni che organizzano il presidio sono Unione donne italiane, Associazione casa delle donne, Centro documentazione donna, Associazione differenza maternità, Associazione gruppo donne e giustizia, Associazione donne nel mondo, Vivere donna onlus e Unione donne migranti per la pace.
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